Moriero indica le priorità: «Pensiamo a fare risultato. Trovati gli equilibri ci divertiremo»

Il trainer leccese ha a disposizione una ricca rosa composta da 24 calciatori. Una faretra con tante frecce e un arco ben teso: «Voglio che giochino tutti, si allenano sempre al massimo»…

Diversi impegni ravvicinati attendono la Samb, in primis l'incontro di domani contro il Gubbio poi il recupero di Fermo. Fondamentale, ammette mister Moriero, sarà l'atteggiamento dei suoi:
«Lo spirito sarà sempre lo stesso: la squadra scenderà in campo per vincere. L’approccio è sempre importante, ma non solo per noi. Ci stiamo allenando sull’aggressività, sul possesso. Viviamo settimana per settimana, partita dopo partita. I ragazzi sono presenti e pronti, sta a me non sbagliare formazione».
In campo, invece, il tecnico vuole vedere cose semplici specie contro un avversario affamato come il Gubbio:
«Non dobbiamo strafare ma limitarci a quanto preparato in settimana. È la prestazione che dobbiamo mostrare ora. Questa squadra ha 24 giocatori di caratteristiche diverse. È normale che se si trovano i giusti equilibri è più facile vincere, ma in campo ci sono anche gli avversari. Se decidiamo di interpretare un certo tipo di partita contro una squadra abituata al palleggio li lasciamo giocare in modo che si scoprano dietro. Dipende tutto da come vogliamo affrontare la gara. Sto cercando, con i ragazzi di sviluppare un certo tipo di idee».
In un momento in cui il gioco è ancora in fase di rodaggio e gli equilibri precari le priorità di Moriero cambiano:
«Devo portare a casa il risultato, non importa se giocando bene o male. Questa è una squadra che quando crescerà ci farà divertire. In questo momento c’è bisogno di portare punti ad ogni costo».
Una rosa competitiva in ogni reparto che l'allenatore leccese vuole sfruttare a pieno:
«Ho dimostrato che, pian piano, giocano tutti. Faccio cinque cambi per cercare di premiare chi in settimana si allena a duemila. Domenica ho messo in campo tre attaccanti, in un’altra occasione potrei inserire più muscoli a centrocampo. Ogni partita ha una storia a se e ogni partita va interpretata, anche tatticamente, in maniera diversa».

Domenico del Zompo

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