Mike Piazza molla: «Non iscriveremo la Reggiana al prossimo campionato»

Il calcio italiano, e i Mondiali di Russia ne sono la Caporetto, vive di forti difficoltà tecniche ed economiche. Ma quando la società è forte pare difficile capire i motivi dietro ai problemi che si palesano. Così è per la Reggiana di Mike Piazza. L’ex stella del baseball made in USA ha deciso di mollare il club granata, pare, dopo la profonda delusione rimediata in occasione dei playoff. Ad una lunga lettera affida la spiegazione del suo gesto, tanto eclatante quanto emblematico:

A tutti i tifosi ed i sostenitori preoccupati di Reggio Emilia,
Dopo che il presunto incontro con il Sindaco e/o gli imprenditori è stato cancellato, dallo stesso gruppo di imprenditori e non da me, ufficializzo che la famiglia Piazza non parteciperà al finanziamento della squadra il prossimo anno. Ci sono state solamente discorsi o rumors di collaborazioni, deve ancora esserci qualcuno che ha fatto un passo avanti. Ci sono molti oneri che soffocano la società. Il problema dello stadio non è stato risolto ed io mi rifiuto di accettare le loro condizioni. Dal mio arrivo non abbiamo mai avuto partners in grado di capitalizzare le perdite. Non abbiamo mai costretto nessun socio a lasciare la società. Si sono semplicemente rifiutati di contribuire alle responsabilità finanziarie della squadra sotto la loro gestione. La conclusione di tutto questo è, che abbiamo delle grandi difficoltà, che sono fatte di continue cause e contenziosi. Inoltre il problema dello stadio, l’aumento dei prezzi, nessun aiuto dal comune, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la partita di Siena. È impossibile portare avanti una società con queste difficoltà. Malgrado questi abusi abbiamo continuato a spingere e abbiamo assemblato una squadra competitiva per due stagioni consecutive. Siamo orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ci auguravamo di poter continuare ad elevare il valore del marchio Reggiana. Questo era il nostro obiettivo. Mi dispiace per quelli che si sentono feriti e infastiditi. Sappiate che ci sentiamo estremamente tristi, commossi, arrabbiati e sconfitti, che il nostro sogno di portare la squadra in Serie B non sia diventato realtà. Ci siamo spesso domandati se tutto fosse già scritto che dovessimo avere così tanti ostacoli non necessari. Non lo sapremo mai. Spero che nel tempo voi possiate capire quanto abbiamo sacrificato. Questo è stato un impegno dovuto all’amore, un’avventura che è stata guidata dalle emozioni in un tutt’uno con la città. I tifosi sono stati spesso una luce che ci ha guidati attraverso i periodi più duri, quando ci siamo sentiti attaccati e da soli. Saremo sempre vicini alla squadra come fosse una parte delle nostre vite per sempre”.

 

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