L’equilibrio di Magi: «Restare in partita fino alla fine, non dobbiamo strafare»


Quando ci si appresta alla fine della stagione in ambito sportivo spesso gli addetti ai lavori etichettano con “finali” qualsiasi tipo di incontri. Il match di esordio nei playoff in casa del Sudtirol, però, per la Samb lo sarà davvero. A spiegare perché è stato il tecnico Beppe Magi: «È una finale, tanto per noi quanto per loro: va lasciata aperta la qualificazione fino alla fine, passerà molto il saper interpretare questa gara. Mi piace chiamarla finale perché poi non c’è recupero. Sotto l’aspetto della fortuna ci vorrebbe la Samb di Gubbio, due anni fa». L’allenatore rossoblù ha poi parlato di come dovrà essere affrontata, anche a livello di gruppo, una partita delicata come quella del Druso, in cui si avrà un solo risultato a disposizione. «Non ho ancora deciso ma chi giocherà dal primo minuto, ma so che chi scende in campo deve farlo con lo stesso entusiasmo, che sia per venti minuti o quarantacinque – ha detto Magi –. C’è gente molto ben disposta, la volontà è al 200% da parte di tutti; io devo avere garanzie sotto un certo punto di vista e questa mentalità deve essere supportata dalla condizione fisica. Potremmo correre il rischio di voler strafare perché, magari, non la vivi bene perché siccome devi vincere per forza parti all’arrembaggio».


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