Largo ai giovani: per il forcing finale fiducia ai baby rossoblù?

Nel post partita, seppur rammaricato dal risultato, Franco Fedeli si è detto soddisfatto della prova dei più giovani in campo. In effetti, all’Atleti Azzurri d’Italia è scesa in campo la più giovane Samb della stagione…

Orfani di tre pezzi da novanta come Mori, stagione finita, Bacinovic e Mancuso, i rossoblù sono scesi in campo nella confortevole configurazione 4-3-3, con interpreti diversi che hanno abbassato l'età media. A fronte delle defezioni, Sanderra, ha scelto dal mazzo Davide Di Pasquale e Andrea Vallocchia. Due elementi noti fin dalle prime battute del campionato e che, dopo la prova di Bergamo, vogliono sudarsi la riconferma per il finale di stagione e per i playoff. Di Pasquale è pronto e senza Mori in campo, ma “vicino” con suggerimenti e consigli, già al Braglia potrebbe riprendersi una maglia da titolare vicino a Mattia. Squadre giovani, la Samb, ne ha affrontate diverse, ad esempio il Lumezzane o la stessa AlbinoLeffe, ma mai si era scesi sotto la media dei 26 anni. In una  sola occasione ci si era avvicinati: a Padova si arrivò a 25,8. Una bella soddisfazione per la coppia centrale (Di Pasquale e Mattia ’96) e per gli avanti Di Massimo, Vallocchia e Sorrentino (rispettivamente ’96, ’97 e ’95). Una buona fetta di match se l’è sudata pure Gonzalo Latorre, classe 1996, che sta iniziando a prendere dimestichezza con il calcio italiano (e con la lingua, questione non da poco). Il più anziano, a Bergamo, era Alessandro Sabatino (1981), che ha comunque dato filo da torcere agli avversari non solo andando a disturbare la costruzione di tutte le azioni, ma presentandosi spesso come soluzione in fase offensiva anche nella speranza di mettersi alle spalle un periodo poco felice in cui le cose, in campo, non sono andate gran che bene. Non si è visto un gol, tranne quello annullato per fuorigioco ai seriani, e questo è il primo peso che grava sugli avanti rossoblù che sembrano non riuscire a scollarsi dalla pesante figura di Leonardo Mancuso, bomber sì, ma non certo egoista accentratore. Cerca continuità Vallocchia che sta dando importanti segnali di crescita in un campionato non facile. A Sorrentino mancano i gol ma, nella prima stagione tra i Pro da protagonista, cinque centri non sono un brutto risultato. Conditi, tra l'altro, da una rete di pregevole fattura a Tardini di Parma nella gara poi persa 4 a 2. Con la ferma volontà di trattenere i giovani, la Samb, sembra guardare con crescente convinzione al proprio futuro.

Domenico del Zompo

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