La tradizione del Giovedì Santo

Nel punto di Alessio Perotti una vittoria, quella di Campobasso, che evoca un precedente colmo di emozioni: nel 1984/85, infatti, i rossoblù passarno al vecchio “Romagnoli” grazie ad un gol di Borgonovo. Non è la prima volta, poi, che la Settimana Santa porta bene alla Samb…

Ci si aspettava il definitivo calvario in una trasferta storicamente ostica ai nostri colori come quella di Campobasso, che mancava all'appello da trent'anni. E invece gli uomini del criticatissimo Paolucci sfoderano la migliore prestazione in formato da viaggio dell'intera annata. Nel giro di quattro giorni si sono così invertite le tendenze stagionali con un drastico peggioramento della performance casalinga a fronte di un ulteriore progresso di quella esterna. La terza vittoria consecutiva in trasferta è inoltre accompagnata dall'inusuale immacolatezza della propria porta al di fuori delle mura amiche, finora sperimentata solo a San Nicolò. Al Campobasso è costata cara la stessa supposizione di superiorità e quell'eccessiva sicurezza con cui la Samb domenica scorsa aveva affrontato una Vis Pesaro tutt'altro che derelitta, che vince a San Benedetto ogni cinque stagioni (1-0 sia nel 2004/05 che nel 2009/10, stiamo attenti quindi nel 2019/20…) e che ieri ha messo a segno un tris per la terza giornata consecutiva. Si conferma così la tradizione del Giovedì Santo, che, mescolando sacro e profano, oltre al giro dei Sepolcri e alla lavanda dei piedi, propone la Samb vittoriosa in trasferta. Era successo, anche se in notturna in entrambe le occasioni, nel 2005/06 in C1 a Busto Arsizio contro la Pro Patria (3-1) quando il poderoso Gabriele Scandurra segnò una doppietta prima di rompersi e poi più recentemente nel campionato di serie D di due anni fa a Civitanova (2-0) grazie ai gol di Shiba e Napolano, ieri fermo ai box. Dopo quei successi pasquali la Samb raggiunse l'obiettivo stagionale, la salvezza ai play-out contro il Lumezzane nel 2006, la famosa promozione poi purtroppo cancellata nel 2013 e chissà che questo non sia un viatico propizio anche stavolta… Tralaltro questa bersagliata Samb alla giornata attuale rispetto a quella trionfatrice di Palladini conta solo due lunghezze in meno. Infine una vittoria a Campobasso non può non far balenare alla mente l'unico precedente, quando nel 1984/85 in B nel vecchio Romagnoli un cross di Manfrin venne battezzato in rete dalla testolina di Borgonovo. Il calcio non affascina, se manca di queste emozioni, ed è bello pensare che questo successo sia soprattutto dedicato a Tiziano e Stefano.

Alessio Perotti

 

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