La Samb riscopre il paratutto Perina: i suoi interventi sempre decisivi

La difesa della Samb è una delle armi in più della squadra. Come detto in più di una occasione potrebbe proprio essere quell’arma che potrebbe incidere maggiormente in caso di playoff. Forse più dell’attacco visti i tanti rossoblù che sono andati a rete: tutti possono far gol (Miracoli, Valente, Esposito, Tomi, Rapisarda, Di Pasquale, Bove…), a patto che non se ne subiscano.

La difesa. Cambiano gli interpreti un po’ per necessità (infortuni e squalifiche) e un po’ per volontà (turnover): dal trio Conson-Miceli-Patti, a quello in cui a mettersi in mostra è stato Davide Di Pasquale, scopertosi pure bomber. Cambiano gli uomini ma non la sostanza davanti a quello che ha saputo rendersi decisivo quanto un navigato centravanti: Pietro Perina.

Il portiere rossoblù, dopo l’incerto avvio contro il Gubbio dove è stato costretto a raccogliere il golazo di Marchi realizzato da 40 metri, si è preso di prepotenza un posto tra i protagonisti di questa seconda parte di campionato. Fino ad ora ha infilato otto presenze. Dopo aver tentennato un po’ contro il Padova, alla seconda da titolare contro la prima in classifica e con un fisiologico ritardo di condizione, ha saputo convincere anche i più scettici. I sei gol subiti sono un ottimo viatico se si vanno a considerare le tre gare da “clean sheet” (Reggiana, Santarcangelo e Renate). Contro i romagnoli ha sfoderato due importanti interventi che sono andati a salvare il vantaggio messo a segno da Esposito su rigore. Fondamentale l’apporto anche nell’ultima uscita contro il SudTirol dove ha salvato i compagni in almeno due occasioni, una per tempo.

È sempre bene che il portiere rientri nello spogliatoio senza aver faticatico, ma quando una squadra già solida dietro come la Samb può contare anche sui suoi estremi difensori (attualmente a disposizione Perina e Pegorin) può dormire, e far dormire, sonni tranquilli.

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