La resilienza della Samb di Paolo Montero

“La resilienza è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità”. (Wikipedia)


La Samb di mister Montero, per la prima volta in questa stagione, si trova ad affrontare un momento storico difficilissimo. I rossoblù non solo hanno perso le ultime tre gare, hanno dovuto pure fare i conti con diverse defezioni, tra squalifiche e infortuni.


Ci sarebbe poco da ridere, o da sorridere. Eppure Rapisarda (che domenica in campo non ci sarà) e compagni sono piuttosto tranquilli. Stacchiamo per un momento i dati analitici prendendo in esempio le prestazioni della Samb, un po’ come detto da Montero in avvio della conferenza stampa post Vicenza:

Non si può fare una valutazione dopo un’espulsione a tre minuti dall’inizio. Siamo consapevoli che sarebbe stato difficile anche in undici. Voi (giornalisti, ndr) venite sempre a fare il vostro lavoro, tutti i giorni, e sono qui per rispetto, ma non so come valutare questa partita

Dopo aver regolato in fila Ravenna, Piacenza e Cesena, vincendo e divertendo, ora i rossoblù si leccano le ferite dopo esser stati spediti all’inferno da Verona, Padova e Vicenza. Non proprio le ultime della classe se si tiene presente che gli uomini di Fresco, con il Sudtirol, era la squadra più in forma del girone con 12 punti in 5 partite e in risalita dopo un avvio choc. Eppure i ragazzacci di Montero contro un forte avversario, fatto da gioco e giocatori e non dal nome o dal blasone, hanno dominato il campo per larghi tratti, giocando benissimo anche in inferiorità numerica. Contro corazzate del calibro di Padova e Vicenza sarebbe stato oggettivamente difficile, come lo è per tutte le altre compagini del girone non costruite per ambire al primo posto. Eppure la Samb all’Euganeo ha fatto tremare i polsi a Sullo, in ansia per buona parte della prima frazione. Capacità di adattamento, la resilienza di cui sopra, anche ad un nuovo modulo e nuovi interpreti. Un sconfitta patita per episodi, dubbio quello del rigore ma ora è inutile rimarcarlo, che ha infuso comunque ottimismo in vista della gara contro il Vicenza.

Con i biancorossi neanche l’inferiorità numerica ha scalfito le certezze dei rossoblù in campo (e di quelli sugli spalti). La sostituzione forzata di Bove e il passaggio al 4-4-1 sono lo specchio della Samb di Montero, della maniacalità dello staff tecnico nel preparare non solo le partite sul prossimo avversario, ma su se stessi, lavorando forse inconsciamente, sulla mente dei giocatori.

La Samb, allora, nelle sconfitte, si scopre resiliente, capace di assorbire i colpi, mutare, ma restare sempre fedele a se stessa. Un importante segnale di continuità, soprattutto in vista del futuro.

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