La più brutta Samb cade ancora in trasferta: la Reggiana fa 2-0

Al Mapei Stadium arriva la seconda sconfitta esterna di fila per i rossoblù, insufficienti nel primo tempo ed irriconoscibili nella ripresa. Si infrange anche il record di partite in gol…

REGGIANA-SAMB 2-0

MARCATORI: 9’pt Nolè, 22’st Manconi

A cura di Domenico Del Zompo

REGGIANA (4-3-1-2): Perilli; Giron [4’st Panizzi], Trevisan, Rozzio, Mogos; Angiulli, Bovo, Maltese [45’st Bonetto]; Nolè [41’st Marchi]; Guidone, Manconi. A disposizione: Narduzzo, Spanò, Cesarini, Lafuente, Mecca, Lombardo, Sabotic, Ghiringhelli, Falcone. Allenatore: Leonardo Colucci.
SAMB (4-3-3): Pegorin; Tavanti, Ferrario, Di Pasquale, Pezzotti; Sabatino [34’st Candellori], Damonte [28’st N’Tow], Lulli; Mancuso, Di Massimo [15’st Sorrentino], Tortolano. A disposizione: Aridità, Radi, Di Filippo, Doua Bi, Candellori, Mattia, Vallocchia, Mori. Allenatore: Ottavio Palladini.
ARBITRO: Pillitteri di Palermo (Abagnara-Della Vecchia).
AMMONITI: 25’pt Ferrario, 32’pt Maltese, 23’st Sabatino, 25’st Rozzio.
ANGOLI: 5-4
RECUPERI: 0’- 4’

NOTE: Serata serena al Mapei Stadium, clima freddo con 14°. Terreno di gioco in buone condizioni. Samb in divisa bianca con innesti rossoblù, Reggiana in completo granata.

Tridente “leggero” per Palladini: in mezzo c’è Di Massimo, sulle fasce Mancuso e Tortolano. Colucci si oppone con la coppia Guidone-Manconi, supportata da Nolè sulla trequarti. Le squadre sentono il sapore della vetta e lo si intuisce dalle prime battute quando le fasi di studio saltano. I padroni di casa provano subito ad impensierire la Samb che al 4’ restituisce il favore con un filtrante di Sabatino sul quale si fionda Mancuso che chiude fuori. La Reggia punta forte e al 9’ coglie di sorpresa la retroguardia rossoblù: i granata sfondano sulla sinistra, trovando campo per galoppare, sulla prima conclusione di Mogos, Pegorin riesce a respingere, ma non può nulla sul tiro di Nolè, abbandonato al suo destino al limite. Gli uomini di Palladini si buttano alla ricerca del pari e nell’arco di una decina di minuti si fanno vedere dalle parti di Perilli in un paio di occasioni, orchestrate da Mancuso che non ha molta fortuna. Il match è equilibrato, ma la Samb è meno ordinata dell’avversario che pressa nelle fasi di possesso impedendo un palleggio sereno, facendo così emergere una certa difficoltà di palleggio da parte dei rossoblù. I granata sono supportati dal tifo di casa e corroborati dal vantaggio. Si scalda Sorrentino nei minuti finali del primo tempo e forse Palladini vuole mettere un po’ di pepe in testa al trittico offensivo in cui spicca solo Mancuso, evanescenti Di Massimo e Tortolano. Nella ripresa i ritmi si alzano, ma i problemi offensivi della Samb persistono e allora Palladini, dopo un quarto d’ora, tira fuori Di Massimo e da spazio a Sorrentino, quasi una bocciatura per l’attaccante abruzzese, certo il bisogno di maggior peso in fase offensiva. Più remissivi i padroni di casa si fanno vivi dalle parti di Pegorin solo con qualche conclusione dalla distanza. Ed è al primo, vero, affondo granata che arriva la seconda rete, stavolta firmata da Manconi. L’avanti reggiano approfitta di un errore difensivo e semina il panico in area chiudendo con un preciso destro sul secondo palo senza lasciar scampo a Pegorin. Non passa neanche un minuto che in una mischia in area rossoblù finiscono a terra Rozzio, Di Pasquale e Pegorin, che aveva abbrancato la palla in uscita alta. Il difensore granata scalcia il portiere che cade a terra, per l’arbitro è solo giallo, decisione alquanto opinabile. Cambia faccia la Samb con Palladini che butta dentro N’Tow spostando Pezzotti a centrocampo e Lulli al centro. La Reggiana cerca di indispettire la Samb, già in difficoltà nelle fasi di costruzione del gioco, e i rossoblù cadono nella trappola. Basti pensare che in tutta la ripresa non si contano azioni pericolose create da Sorrentino e soci. Il record di gol della Samb, che andava a segno ormai da 58 gare consecutive, si interrompe a Reggio: il 2 a 0 dei padroni di casa spedisce a casa gli uomini di Palladini con in mano un pugno di mosche.

Commenti