Il talismano Brini, l’ex Momenté ed un ottimo momento di forma: analizziamo l’Ancona

L’allenatore, ex portiere, ha già scritto la storia del club biancorosso nei primi anni Duemila. I dorici, negli ultimi tre turni, hanno battuto il Parma e fermato altre due big…

IL TECNICOFabio Brini per una vita ha indossato il numero uno sulle spalle. A guardare la Lega Pro di oggi si direbbe una scelta atipica, ma quando il tecnico, al tempo portiere, vestiva le maglie di Ascoli, Civitanovese, Udinese, Vicenza, Avellino, Avezzano e Fermana, era la norma. Smessi i guantoni ha esordito sulla panchina della Montegiorgese, poi un lungo peregrinare per lo stivale alla guida di Foggia, Taranto, Martina, Ternana, Pergocrema, Salernitana, Carpi, Benevento e Pavia. All’Ancona è tornato quest’anno, dopo una prima finestra, da vice, nelle stagioni ‘96/’97 e ‘97/’98 e come allenatore dal 1999 al 2002. Ha vinto, a parte quelli all’ombra del Conero, due campionati di serie C alla guida di Salernitana e Carpi.

MODULO E GIOCO – Brini ha cambiato qualcosa in corsa, dall’inizio del campionato, perché la rosa a disposizione garantisce grande elasticità ed adattabilità. L’Ancona è passato dal 4-2-3-1 di inizio campionato, Momentè impiegato come vertice ultimo dell’attacco, al 4-3-3 con cui ha battuto Maceratese e Parma, pareggiato contro la FeralpiSalò in trasferta (0-0) e il Lumezzane al Del Conero (2-2).

GLI INTERPRETI Tommaso Scuffia, nato a Macerata il 12/12/1991, è partito dalle giovanili della Fiorentina maturando grande esperienza nei campionati professionistici, tra le altre, con Melfi, Catanzaro e Lecce. Il “Dodicesimo” è Andrea Rossini, classe ’90, anche lui con grande esperienza nella categoria grazie alle parentesi, soprattutto, con le maglie di Foligno, Cesena e Lupa Roma. In copertura spicca Luca Ricci, girovago delle difese centrali italiane con una breve esperienza in serie A e B (tra Cesena, Ascoli e Varese) e tanto pelo sullo stomaco in terza serie. Aurelio Barilaro è l’esterno difensivo con compiti di spinta alle dipendenze di Brini sulla fascia destra, dalla parte opposta, meno incline alla spinta, ma decisamente più stabile in fase di ripiego c’è David Peter Forgacs. Emanuele Malerba e Manuel Daffara fanno da vice, sugli esterni, con il secondo spesso impiegato anche nel centrocampo a quattro, sulla fascia destra. A centrocampo tira le fila il talentuoso centrale Daniel Kofi Agyei, come Scuffia proveniente dal settore giovanile della Fiorentina. Il regista vanta tante stagioni in serie C con Casertana e Juve Stabia. Enrico Zampa è l’altro incaricato di murare la difesa, schierato da mediano. Ha toccato con mano la serie B con Trapani e Ternana e, da giovanissimo, anche la serie A grazie alla Lazio. Marco Frediani, Elio De Silvestro e Davide Bariti macinano chilometri sulle fasce offensive diventando costanti spine nel fianco delle retroguardie avverse. Arrivato in prestito dal Genoa, con in valigia tanta voglia di stupire, è Samb Falou Ndiaye, capocannoniere dell’Ancona insieme a Frediani, con tre reti. Infortunato di lungo corso, ma sulla via del recupero, è la punta di diamante dell’attacco dorico: Luca Cognigni. Nato e cresciuto nella città dorica, ha avuto una carriera piuttosto atipica, con una sola stagione (e mezza) lontano dalle Marche, al Mezzocorona e alla Paganese. Cognigni è ancora alle prese con il recupero dall’intervento, eseguito a settembre, al crociato del ginocchio destro.

GLI EXDavide Moi, cagliaritano, classe ’85, con la maglia della Samb ha lasciato un bel ricordo ai tifosi a cavallo delle stagioni ‘07/’08 e ‘08/’09 con cinquanta presenze in campionato, venti ammonizioni ed un solo cartellino rosso. Memorabile, soprattutto, una “entrata killer” sul compagno di squadra, Morini, per festeggiare una rete (qui il video). Matteo Momentè ebbe meno fortuna in riviera: arrivato con grandi ambizioni dall’Inter si vide in sole sette gare, poi si trasferì, a gennaio, al Venezia.

Domenico Del Zompo

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