Il Riviera come il Ballarin: Samb-Fermana, IL COMMENTO

di Alessio Perotti


Proprio mentre il Ballarin cade a pezzi sotto i colpi della demolitrice il Riviera ne prende idealmente il testimone, diventando quel fortino che era il vecchio e famoso impianto sambenedettese. Non c’è dubbio: è una Samb, che incarna perfettamente lo spirito del Ballarin, quella creata dal “demiurgo” Roselli, tante volte sceso in campo da avversario in quello stadio. Delle ultime cinque partite casalinghe Rapisarda e compagni ne hanno vinte quattro, per giunta non subendo nemmeno un gol. E il rendiconto interno, chiuso per l’anno solare nuovamente col derby vinto contro la Fermana (nello scorso campionato fu 3-0 con doppietta di Di Pasquale, a cui porgiamo i nostri più sentiti auguri per una pronta riabilitazione nel 2019), al termine del girone d’andata recita 5 successi, 4 pareggi e 1 sconfitta, quella dell’esordio col Renate, prossimo avversario prima del “rompete le righe” invernale. Rocciosa, concentrata, reattiva su seconde e terze palle e con un grande cuore questa Samb è anche ben disposta tatticamente con un camaleontico 3-5-2, che in fase difensiva diventa 3-6-1 con l’arretramento di Calderini e in quella offensiva 3-4-3 con il supporto di Ilari. Così la striscia positiva si allunga a 8 turni (1 sola rete subita, per di più ininfluente, a Verona), la porta di Pegorin, grazie anche al rigore di Giandonato neutralizzato dalle sue manone, resta inviolata da oltre 5 gare (siamo a circa 500 minuti) e il ritmo di 2 punti a partita negli ultimi 12 incontri (23 punti) è un inconfutabile segno della palingenesi rossoblù, avvenuta dopo i soli 3 punticini raccolti nelle prime 6 giornate. Diceva il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer: “L’uomo comprende veramente se stesso solamente a partire dal proprio limite”. E questo piccolo capolavoro ha compiuto Giorgio Roselli, costruendo un grande gruppo, una volta presa consapevolezza dei propri limiti, acuiti oltretutto dalla lunga sequela di infortuni. E come avveniva nel famoso giallo di Agata Christie “Dieci piccoli indiani”, dove puntualmente scompariva un protagonista, così sta capitando da un paio di mesi con i numerosi indisponibili rossoblù, a cui oggi nel finale del derby si è aggiunto pure il superlativo Pegorin. Ma quella appena approdata in zona play off (oltretutto con una partita da recuperare a Terni) è una Samb da Ballarin, che non molla mai e che anche a Renate sarà pronta a dare battaglia.


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