Il caso Fiory, i gol al Bacio: ecco il Lumezzane, una banda di giovani arrabbiati

Il prossimo avversario della Samb vanta una rosa molto competitiva che, forse al pari di squadre come SudTirol e Teramo, sta dimostrando meno del proprio valore. Diamo uno sguardo al gioco e ai numeri dei bresciani…

GLI ALLENATORI – Come per il Teramo anche la squadra bresciana ha già visto l’avvicendamento di due tecnici alla guida della rosa. Allenatori  che vantano una buona esperienza, da calciatori, in Serie A e B. Antonio Filippini, con una lunga militanza nel Brescia, ha preso in mano la rosa ad inizio stagione è stato sollevato dall’incarico dopo la sconfitta contro il Santarcangelo dopo aver conquistato due vittorie, quattro sconfitte e due pareggi. Al suo posto è arrivato Luciano De Paola, crotonese classe ’61 che dal 1999, quando ha appeso gli scarpini al chiodo, tra le altre, ha guidato Arezzo, Piacenza e Lecco.

LO SCHEMA – I tecnici non hanno mai stravolto il modulo di gioco. De Paola, dal suo arrivo, non ha rivoluzionato nulla continuando sulla strada battuta dal predecessore, puntando a valorizzare i giovani in rosa. Lo schema, speculare a quello della Samb, cioè il 4-3-3, ha già un sistema di gioco definito con esterni difensivi impegnati nelle coperture e gli interni di centrocampo impegnati a dare man forte nelle folate degli avanti. I risultati che stentano ad arrivare, in alcune occasioni, possono essere ricondotti ad una generale mancanza di esperienza della rosa, composta da molti giovani grintosi, con alcune esperienze importanti alle spalle, e qualche “anziano”.

L’ETÀ  MEDIA – Merita un paragrafo a parte, visto che l’età media del Lumezzane è tra le più basse del girone B dopo Forlì (22,3), Ancona e Modena (23,4). Il Lumezzane (23,6) con la fascia da capitano vede il più esperto nello spogliatoio: Gaël Genevier, nato a Saint-Martin-d'Hères il 26 giugno 1982. L’elemento più giovane ad aver messo piede in campo è Simone Russini, di Napoli nato nel 1996, che nella scorsa stagione ha realizzato 7 reti in 23 gare.

IN CAMPO – Tante scommesse nel club lombardo, tanti prestiti soprattutto. Con il numero 1 sulle spalle c’è Alessandro Pasotti, proveniente dalle giovanili del Chievo Verona e voluto dallo staff lombardo (anch’esso prelevato quasi in blocco dalla squadra scaligera). In panca andrà Jacopo Furlan a rilevare Gianmarco Fiory, al centro di una vicenda giudiziaria. Prelevato dal SudTirol, uno dei centrali difensivi rossoblù, è Massimiliano Tagliani, classe ’89, fino ad ora titolare inamovibile. In coppia con Tagliani c’è il classe ’91 Federico Sarbo, proveniente dal Pontedera, anch’egli con dodici presenze e, in aggiunta, una rete. Francesco Rapisarda occupa la fascia difensiva destra e insieme a Bonomo, sulla fascia opposta, compone il quartetto ideale del reparto arretrato. Imprescindibile, a centrocampo, la presenza di Genevier cresciuto nelle giovanili dell’Olympique Lione per poi passare al Perugia a vent’anni per poi iniziare a vagare lungo lo stivale. Alla sinistra del francese c’è Matteo Calamai, nato centrale difensivo, ma adattato interno e mezz’ala mancina. Dall’altra parte, cesenate classe ’94, Tommaso Arrigoni gioca in rossoblù, ma il suo cartellino è di proprietà del Cesena. Antonio Bacio Terracino, è arrivato alle seconda stagione con la maglia del Lumezzane e fino ad ora ha messo a segno, da esterno destro, tre reti. Nato a Sassuolo, ma cresciuto nel Pescara c’è il perno offensivo: Riccardo Barbuti, due gol e un assist per lui. Mancherà per squalifica contro la Samb l’altro napoletano del tridente offensivo, Simone Russini, al suo posto, a sinistra, Kevin Varas Marcillo. L’ecuadoregno ha posto cinque firme negli ultimi tre anni con la maglia del Lumezzane.

Domenico Del Zompo

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