Gravina studia un sistema di rating per valutare le società: «Può essere una rivoluzione»

Un modo per giudicare l’operato delle società. Gravina: «Possiamo considerarla una rivoluzione. Andremo a sottoporla al Consiglio Federale per una valutazione “politica” di competenza»…

In Lega Pro potrebbe essere introdotto un nuovo metodo per giudicare l’operato delle società nei tre gironi di categoria. Negli ultimi anni questo sport ha perso feeling e credibilità verso il pubblico e gli sponsor si stanno sempre più allontanando anche a causa di problemi legati a gestioni poco trasparenti, ad un distacco dalla realtà territoriale locale e ad un rapporto sbagliato con gli altri operatori del sistema sociale ed educativo.

Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, introduce quella che potrebbe essere una iniziativa che già dal prossimo anno dovrebbe entrare a far parte del panorama calcistico della “terza serie”: «Possiamo considerarla una vera e propria rivoluzione che sarà sottoposta al vaglio del Consiglio Federale per una valutazione “politica” di competenza. Il sistema di rating punta a premiare i club più virtuosi e non deve essere considerato uno strumento punitivo, bensì uno stimolo al cambiamento e al miglioramento. Come indirizzo generale è prevista la non ammissione al campionato per chi non raggiungerà lo standard minimo, comunque la Lega Pro concederà almeno tre anni di tempo per adeguarsi alle indicazioni previste aiutando i club a raggiungere il traguardo. Si devono stimolare iniziative tese a superare le criticità generate dall’attuale sistema. Si tratta di una novità forte e offriremo la massima collaborazione a tutti coloro che vorranno condividerla e applicarla, anche in altri sport».

La Lega ha sempre fatto della formazione di giovani e classe arbitrale il principale impegno ed è sempre stata al primo posto quando si è trattato di sperimentare o introdurre nuove regole.

Per l’attribuzione della valutazione sarà istituita una Commissioni che verificherà i bilanci forniti dalle società. In questo caso saranno due gli aspetti che da valutare: gli Standard Minimi (SM) e Buone Pratiche (BP). Nel primo caso le società dovranno ottenere 80 crediti, mentre nel secondo 120. Le quattro aree per l'assegnazione del punteggio avranno di conseguenza un peso diverso e un valore massimo indicato in termini percentuali rispetto al totale dei crediti: il settore "Economico – Finanziario, Societario e di Governance" peserà quindi per il 30% del totale dei crediti conseguiti; l'"Infrastrutturale" per il 20%; le due aree "Politiche del settore giovanile" e "Relazione con il territorio e aspetti sociali" incideranno ognuno per la quota del 25%. Il sistema non andrà comunque a sostituire quello delle licenze, fondamentali da regolamento per l’ammissione al campionato.

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