Fi.Fa. Security Unione Samb Rugby, Giorgio Valeri: «Siamo diventati un punto di riferimento anche a livello regionale»

Giorgio Valeri, soprannominato “il pupillo” è un giovane Trequarti della Fi.Fa Security Unione Samb Rugby, uno di quei ragazzi che è cresciuto all’interno della società e che ora sta dando il suo apporto in prima squadra in questa fase dei playoff che ha visto la squadra rossoblu esordire alla grande con un eloquente 51-5 contro Città di Castello: «E’ la nostra prima vera esperienza nei playoff promozione -esordisce Valeri – visto che nella precedente occasione, prima che venisse stoppato tutto per l’arrivo del Covid, disputammo solo una gara.

La grande differenza rispetto alla precedente fugace esperienza è sicuramente il tipo di preparazione ma anche le accresciute conoscenze e doti tecniche che lasciano ben sperare. Dico questo senza dimenticare che rimaniamo sempre molto umili perché sappiamo che il percorso è molto lungo e duro però il nostro auspicio è andarci a giocare la promozione».

SOCIETA’ PRESENTE ANCHE DURANTE IL COVID: «Voglio ringraziare la società che ha investito molto su di noi e non ci ha fatto mai mancare nulla anche durante il periodo più duro del Covid dove molti sport si sono fermati mentre noi abbiamo continuato ad allenarci in tutta sicurezza e questo ha contribuito affinché la nostra preparazione fisica sia rimasta di un buon livello e ci ha permesso di avere un qualcosa in più».

L’EVOLUZIONE SOCIETARIA DALLA NASCITA AD OGGI: «Quando venne costituita la società, nel 2008-09, c’era una situazione dilettantistica a tutti gli effetti. All’inizio disputavamo le partite al Ballarin mentre ora abbiamo due campi e una struttura dedicata al rugby che fa invidia anche società a livelli molto più alti. Anche l’arrivo dei nostri due tecnici Laurenzi e Alfonsetti da una realtà come quella de L’Aquila, ha cambiato la situazione.

Noi ci siamo messi totalmente nelle loro mani e hanno cercato di trasmetterci il più possibile gli ideali e i modi di vivere questo sport. Prima il rugbista era visto come l’uomo del terzo tempo a cui piaceva mangiare e bere, oggi la mentalità è differente perchè ok giocare e divertirsi ma ora si ambisce a fare sempre qualcosa di più. Siamo diventati un punto di riferimento non solo del territorio ma anche a livello regionale. Chi vuole giocare a rugby a un certo livello viene a San Benedetto o a Jesi».

PROSSIMO AVVERSARIO IL GUBBIO, DOMENICA 13 ORE 14.30: «Come noi, anche loro arrivano da una serie positiva abbastanza lunga di sei vittorie. Non li conosciamo benissimo perché è qualche anno che non li incontriamo però guardando la dinamica del loro campionato umbro dove hanno vinto 6 gare su 6, con una buona differenza punti, pensiamo che sia un avversario ostico. Nella prima gara playoff hanno vinto (16-15 ndr) contro il Fano che noi conosciamo benissimo ed è stata una gara molto fisica; ci aspettiamo che anche al “Mandela” loro la mettano su questo piano. Sarà un impegno molto più duro rispetto a Città di Castello perché Gubbio è una città di tradizione dal punto di vista rugbistico».

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