Fedeli e la rivoluzione d’ottobre della Samb

La sera dello scorso 20 Settembre in occasione della presentazione del documentario sul “Ballarin-La fossa dei leoni” salirono sul palco per le dichiarazioni di rito, assieme alle acclamate vecchie glorie, l’amministratore delegato Andrea Fedeli, il direttore generale Gianni, il direttore sportivo Lamazza e l’allenatore Magi. Neanche un mese dopo, il 18 Ottobre, di questi quattro “moschettieri” non ce n’è più nessuno in casa Samb: “tabula rasa”, “reset” e via con un altro giro di giostra. Andrea Fedeli si è dileguato ed è in pausa di riflessione, Gianni dimesso (il suo ruolo sarà probabilmente ricoperto dall’attuale segretario Palma, uomo di massima fiducia di Franco Fedeli), Lamazza esonerato (sostituito dall’ex calciatore di Casteldisangro ed Empoli, nonchè ex “diesse” dello Spezia, Fusco) e Magi il primo epurato di questa “Rivoluzione d’Ottobre” proprio il primo del mese, rimpiazzato dal navigato Roselli, già alla guida di tre partite di campionato (quattro punti) e una di Coppa (passaggio del turno contro il Fano).


C’era già stata un’altra “Rivoluzione d’Ottobre” al primo anno della gestione Fedeli, quando in D dopo la seconda sconfitta casalinga consecutiva (contro il Matelica di Esposito dopo quella contro il Monticelli di Petrucci) furono silurati mister Beoni e il “diesse” Alunni, di cui solo al primo subentrò Ottavio Palladini, mentre in luogo del secondo si optò per una soluzione interna (Diomede assieme ad Andrea Fedeli). Non è stata certo quella l’unica epurazione di allenatore e “diesse”, ripetutasi l’anno successivo in Serie C a spese dello stesso Palladini e di Federico, mentre nello scorso campionato al di là del ping-pong tra Moriero e Capuano, il direttore sportivo Panfili è rimasto in carica fino al termine della stagione, anche se di fatto esautorato nel corso del mercato di Gennaio a seguito del “casus belli” Nocciolini. In genere i ribaltoni di Fedeli hanno poi sortito l’effetto sperato, non resta che augurarsi che alla vigilia di un vero e proprio “tour de force” nel calendario (due trasferte consecutive e dopo Fano cinque big del girone una dopo l’altra), passata la buriana, torni a soffiare un vento propizio per la navicella rossoblu.

Alessio Perotti


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