Fare calcio e rimettere la Samb al centro del nostro territorio: il punto di Alessio Perotti

Si è conclusa la prima parte della stagione rossoblù. In campo Moriero e i suoi cercheranno di “fare calcio”, ma gli obiettivi della società vanno anche oltre il campionato…

Si è chiusa con la presentazione in piazza Giorgini la prima fase della stagione rossoblu, quella del mese di ritiro precampionato a Cascia: d’ora in poi si continuerà a sudare sia per lo sforzo atletico che per le condizioni climatiche in Riviera. Agli ordini del professor Fugalli, il preparatore atletico che sta lavorando in casa Samb sommessamente ma proficuamente da due stagioni, i rossoblu stanno forgiando la loro condizione con carichi, che al momento appesantiscono le gambe ma che, come avvenuto nei due anni precedenti, permetterà di presentarsi con il tono giusto all'esordio in campionato. Che sarà tra le mura amiche con il Modena di quella vecchia volpe di Eziolino Capuano: si sono iscritti per il rotto della cuffia gli emiliani, ma ben conoscendo la tempra del loro tecnico, c’è da giurare che, come nella passata stagione, rappresenteranno sicuramente un osso durissimo. Si tinge di gialloblu l'avvio del secondo anno consecutivo di terza serie, che da quest'anno torna a chiamarsi C dopo la poco brillante denominazione di Lega Pro. Infatti lo stesso accostamento cromatico si ripete al secondo turno nella prima vicina trasferta del Recchioni contro la neopromossa Fermana di Destro. Fu la prima gara esterna, in quell’occasione coincidente con la prima giornata, del primo campionato della gestione Fedeli, quello stravinto in D, chissà che non sia di buon auspicio. Prima di Ferragosto con preparazioni e mercato tuttora in corso è difficile esprimere un fondato giudizio sia sulla levatura rossoblu sia sulla griglia del girone B, a cui dopo il ripescaggio del Rende in C è stata aggregata la lombarda Renate. Si può ipotizzare che al vertice potranno esserci le tre protagoniste dello scorso anno alle spalle delle big Venezia e Parma, ovvero Pordenone, Padova e Reggiana, a cui almeno sulla carta si aggiungono la retrocessa Vicenza e la rampante ripescata Triestina. Guardando in casa nostra, la fiducia proviene dal disporre di 22 calciatori intercambiabili, sfruttando anche la nuova regola delle 5 sostituzioni, che potrebbe pesare molto nello svolgimento delle gare. Poi c’è la voglia di “fare” calcio del tecnico Moriero, che eredita tre delle tredici regole d’oro del Totalvoetbal (il calcio totale) di Rinus Michels: i giocatori devono avere fiducia in se stessi e nei compagni, mai paura dell’avversario e condizione fisica e mentale massima per tutti e undici i calciatori in campo, senza esclusioni. La stessa voglia di “fare” calcio (e non semplicemente “venderlo”) della società, che oltre a fissare l’obiettivo stagionale di migliorare il settimo posto di tre mesi fa, si propone l’ambizioso progetto di creare un efficiente ed organizzato settore giovanile. È stato ristrutturato ed affidato alla direzione dello stesso amministratore delegato Andrea Fedeli e del manager Simone Perotti, puntando soprattutto sulla valorizzazione di ragazzi locali, con una valenza quindi anche sociale, civile e culturale, oltreché prettamente calcistica. È questa la vera sfida a lungo termine della società rossoblu, che con l’ausilio delle altre componenti (pubblico, stampa e amministrazione comunale) vuole rimettere la Samb al centro del nostro territorio.

Alessio Perotti

Samb, si torna al lavoro dopo Ferragosto

Franco Fedeli: «Speriamo di rivederci in piazza»

Commenti