Energhia 4.0 – De Mitri, Di Marino: “Non vediamo l’ora di poter tornare ad allenarci al completo”

Il campionato di serie B1 femminile è ancora fermo, ma l’attività in casa Energia 4.0 – De Mitri, per quanto possibile, è sempre costante e vivace. Il direttore tecnico e allenatore Daniele Mario Capriotti sta lavorando al PalaSavelli di Porto San Giorgio insieme alle atlete che possono recarsi in palestra, all’interno di una situazione sanitaria che viene tenuta costantemente sotto controllo, nel pieno rispetto delle normative.

«In questa situazione di emergenza – ha detto il capitano delle rossoblù Claudia Di Marinocon il numero dei contagi sempre in crescita da dicembre, eravamo consapevoli del fatto che avremmo molto probabilmente dovuto gestire delle assenze per positività o quarantene. Tra noi atlete ci teniamo costantemente in contatto e non vediamo l’ora di poter tornare al completo ad allenarci. Alcune di noi sono ancora in isolamento, alcune appena guarite stanno effettuando i controlli per poter tornare in palestra e le altre stanno continuando ad allenarsi regolarmente».

Alla ripresa del campionato, prevista per il fine settimana del 29-30 gennaio, si dovrà anche pensare ai recuperi (che in questa categoria sono ben 35, oltre alle due giornate saltate per la sospensione decisa dalla Fipav), che inevitabilmente andranno a influire sull’attività settimanale della squadra. Peraltro c’è grande attesa per le decisioni che la federazione prenderà in merito a un eventuale prolungamento del periodo di blocco degli incontri.

«Dobbiamo essere brave – prosegue l’esperta centrale fermana – a sfruttare questo momento di stop forzato del campionato per il recupero delle atlete che attualmente sono fuori e per riprendere quindi gli allenamenti di squadra. Essendoci molte partite da recuperare, saremo chiamate ad affrontare probabilmente un periodo intenso sia fisicamente che mentalmente, con partite ravvicinate, ma penseremo a preparare e giocare una partita per volta».

Un altro aspetto che potrebbe influire sull’andamento del campionato potrebbe anche essere quello del Super Green Pass. «L’obbligatorietà di questa certificazione – conclude la Di Marino – può cambiare gli equilibri delle squadre se ci sono giocatrici non vaccinate, ma credo che l’obbligo vaccinale sia una forma di tutela in più per chi gioca ed è quindi sicuramente più esposto a contatti diretti».

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