È solo l’inizio del secondo secolo

SAMB, LE PAROLE DEL D.S. DE ANGELIS
SAMB, LE PAROLE DI DANILO ALESSANDRO
VASTOGIRARDI-SAMB, DIVIETO DI TRASFERTA
PER I RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI ASCOLI

Ci ha portato in dote un bottino di 8 punti in 4 incontri il primo mesetto di campionato, vissuto sulla scia di un entusiasmo straripante, appena scalfito nelle ultime due giornate da episodi sfavorevoli, che hanno impedito quello che sarebbe stato un meritatissimo en-plein. Diciamo però che la media di 2 punti a partita non è proprio da buttare, anzi è un ottimo viatico per veleggiare in testa: 2 anni fa la Recanatese vinse il torneo esattamente con questa media, nella scorsa stagione il Pineto ha fatto leggermente meglio con 2,1 punti, ma la media di 2 punti sarebbe stata comunque sufficiente per la promozione. Quindi si può a buon ragione archiviare con soddisfazione, anche per quanto avvenuto sul campo, questo sorgere di stagione, capitalizzando quanto di positivo (tanto) visto e analizzando con attenzione, traendone i dovuti insegnamenti, quanto (poco finora) non è andato per il verso giusto.

Facendo una primissima lista di pregi emersi in questi 360 minuti e rotti, possiamo elencare:

  1. la Samb ha già una sua identità di squadra, che dovrà col passare del tempo essere ulteriormente affinata e sviluppata, ma l’impianto di gioco è già ben strutturato e poggia su solide fondamenta;
  2. ci sono in tutti i reparti e soprattutto nell’ossatura quei leader in grado di fungere da cardini e riferimento, caricandosi sulle spalle i compagni nei momenti di difficoltà;
  3. gli under, almeno quelli titolari, si stanno rivelando all’altezza del campionato e anzi a tratti sono proprio loro a fare la differenza.

Veniamo ora a qualche stonatura:

  1. i campionati si vincono con tanti successi risicati e anche “rubacchiati”, questo deve imparare a fare la Samb, senza necessariamente strafare ma con la classica tranquillità dei forti in grado di leggere la partita e condurla senza ansia dalla propria parte;
  2. per ora gli episodi sono stati avversi, per ingenuità, sfortuna o imprecisione, sarà importante d’ora in avanti indirizzare invece gli eventi a proprio favore con concentrazione e la giusta dose di “ferocia”;
  3. lo stesso mister Lauro sta imparando a conoscere i suoi calciatori e quindi non sempre in particolare chi è subentrato è stato collocato nella posizione più congeniale alle sue caratteristiche; in certi casi è meglio adattare il modulo che snaturare gli interpreti in un canovaccio predefinito.

Ma, al di là dell’aspetto meramente calcistico e tecnico, quello che ci ha regalato questo primo mese è l’esserci ritrovati assieme come straordinario e invitto popolo rossoblù (società+tifosi+città) in quello che è soltanto l’inizio del nostro secondo secolo. Siamo veramente appena agli esordi di una nuova storia, che, come quella alle nostre spalle, sarà lunga ed appassionante e che non sarà certo un banale rigore fallito a compromettere: è proprio il caso di dire che indicando la luna, non è il dito che dobbiamo guardare, ma la luna stessa.

Alessio Perotti

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