Dalla fondazione del 1922 alle dimissioni di Ronci: storia del Chieti

In poche righe storia e curiosità del club neroverde. I teatini hanno militato per più di 50 anni in serie professionistiche ma non sono mai stati promosso in Serie B…

Nel 1922, nella splendida Villa Comunale, Nicola De Cesare, con alcuni compagni costituisce il Chieti Calcio. Nel secondo dopoguerra la squadra neroverde si iscrive al campionato di Serie C. Sotto la presidenza dell'imprenditore Guido Angelini, il Chieti nella stagione 1963/64 sfiora una storica promozione in Serie B, con allenatore Tom Rosati: arrivò secondo a solo due punti dal Trani. Successivamente proprio a Guido Angelini viene intitolato lo stadio comunale. La Serie C (poi Lega Pro) è l'abituale palcoscenico della squadra teatina, che ha disputato 25 campionati di Serie C, 12 di Serie C1, 11 di Serie C2 e 4 di Lega Pro Seconda Divisione. Nel 2006 il Chieti viene rifondato: attualmente il presidente è Giorgio Pomponi, imprenditore nel settore ristorativo a Roma che nel 2015 ha acquistato l'intero pacchetto societario. Le partite interne si giocano alla stadio “Guido Angelini”: terreno di gioco in erba naturale, capienza di 12.750 spettatori, situato in località Chieti Scalo. La città di Chieti ha 52.563 abitanti ed è sede di importanti università, oltre ad essere sito ospedaliero di primaria importanza regionale. La leggenda vuole che la città sia stata fondata nel 1181 a.c. da Achille che la chiamò Teate in onore di sua madre: è capoluogo della più grande provincia della Regione Abruzzo, è la prima in Italia per la produzione del vino: numerose sono le cantine presenti nel territorio. Attualmente la selezione neroverde è allenata da Umberto Marino, succeduto nel corso della stagione a Donato Ronci. L'incontro di andata tra Chieti e Samb è terminato 2-1 in favore dei rossoblù: gol di Sorrentino e Titone per la Samb, Vitale su rigore per i teatini.

ADA

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