Da Gaucci a Fedeli: quel filo rosso tra Samb e Perugia

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Tasso tecnico e pedigree fanno della sfida tra Samb e Perugia, in programma domenica 8 novembre, uno dei match più interessanti del prossimo fine settimana di Serie C. C’è dell’altro, però, che può avvicinare rossoblù e biancorossi, le cui tifoserie sono invece divise da una forte rivalità: le vicende societarie, che in alcuni casi sono state condivise e in altri sono state quasi concatenate.

L’ERA DI BIG LUCIANO – I primi anni Duemila per la Samb sono stati quelli sotto l’egida di Luciano Gaucci (scomparso lo scorso 1 febbraio, ndr). A San Benedetto del Tronto sor Luciano arrivò dopo aver riportato in Serie A (per due volte) il Perugia, rilevato nel ’91 dopo aver fallito la scalata alla Roma. Nel mezzo anche la gestione della Viterbese e quella del Catania, acquisita nello stesso periodo della Samb. Nella Riviera delle Palme i suoi anni – sotto il profilo tecnico – sono stati segnati dalle promozioni in Serie C2 e Serie C1 e dai play off di Serie C1 con le indimenticabili sfide con Pescara e Napoli.

LA GESTIONE FEDELI – Un altro paio di maniche il discorso relativo a Franco Fedeli. L’imprenditore di Cascia ha iniziato la sua avventura nella Samb dopo aver chiuso – non senza polemiche – quella perugina assieme a Damaschi. A San Benedetto del Tronto Fedeli ha vissuto la sua prima esperienza da “uomo solo al comando”, ma nel lungo periodo proprio questo si è rivelato essere un limite nei confronti di una piazza che dopo cinque anni di presidenza, una promozione in Serie C e quattro piazzamenti play off in Serie C lo ha salutato senza strapparsi le vesti.

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