Conson non si fida: «Non sarà lo stesso Gubbio dell’anno scorso»

Il difensore della Samb e le insidie della prossima giornata: «Facciamo più fatica con le squadre che si chiudono rispetto a quelle che se la giocano a viso aperto»…

Contro la FeralpiSalò e nella mezz'ora di Fermo sono emerse alcune lacune difensive che creeranno non pochi grattacapi a Moriero. Non è il pacchetto arretrato l'unico colpevole perchè, nel calcio, meriti e responsabilità vanno egualmente ripartiti. Diego Conson si è ripreso la guida della difesa rossoblù e prova a dare una lettura delle difficoltà evidenziate, specie, dal mancato "filtro" del centrocampo:

«Non voglio puntare il dito contro i compagni della mediana, siamo ancora all'inizio e siamo in cerca di un equilibrio di squadra. Conta solo che ci abbiamo messo qualcosa in più dell’avversario per vincere. La FeralpiSalò è una squadra forte a cui vanno fatti i complimenti. Si sbagliano spesso i movimenti anche in Serie A, figuriamoci qui. Da martedì, comunque, stiamo lavorando sulla partita di Gubbio. Io, da difensore, preferisco un centrocampo a tre perché sapere che ci sono tre giocatori davanti a copertura mi permette di giocare con maggior serenità. Contro la Feralpi il mister voleva che il nostro mediano salisse a chiudere il loro play basso e quindi le mezzale dovevano essere un po’ più ferme, questo ha dato l'impressione che giocassimo con un 4-2-3-1, ma non è così. Di fatto eravamo in campo con il 4-3-3».

La storia più recente sorride alla Samb che contro il Gubbio, nei Pro, non ha mai perso. Ma gli avversari sono molto cambiati rispetto all'ultimo confronto e stavolta sarà una battaglia molto diversa:

«Sono una squadra molto fisica, ma credo che non vedremo lo stesso Gubbio dello scorso anno. Sarà una battaglia anche perché hanno attaccanti molto forti e il mister ci ha detto di stare attenti. Penseranno prima a non prendere gol per poi provare a ripartire in contropiede. Paradossalmente facciamo più fatica con le squadre che si chiudono che con quelle che giocano a viso aperto, ma questo dobbiamo imparare a superarlo. Non è esclusa la possibilità che partano forte come la Fermana: chiunque gioca contro la Samb inzia sempre a duemila, noi dobbiamo saper tenere botta ed ascoltare quello che ci dice il mister che, con il suo staff, studia attentamente l’avversario e ne conosce i punti deboli».

Domenico Del Zompo

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