Caso Fanesi, un anno dopo: tante diffide, poca chiarezza

Il 5 novembre 2017 il tifoso sambenedettese Luca Fanesi, dopo i disordini del post partita tra Vicenza e Samb, viene trasportato d’urgenza all’ospedale veneto San Bortolo: i numerosi traumi alla testa lo portano a lottare per mesi tra la vita e la morte, prima di riabbracciare la sua famiglia ed iniziare un lungo percorso di ritorno alla normalità. A distanza di un anno non è ancora stata fatta luce sul perché di queste gravi lesioni mentre su un altro fronte, quello delle diffide, la giustizia ha dimostrato di sapersi muovere con rapidità e fermezza.

IL DRAMMA DI LUCA – Lui, Luca, di quel pomeriggio ricorda ancora poco, e per la precisione nulla di quello sia accaduto nei concitati momenti del dopo partita. Le forze dell’ordine sono intervenute nei pressi dello stadio Romeo Menti dopo i disordini tra le tifoserie di Vicenza e Samb e, secondo alcuni testimoni sambenedettesi, proprio in quella circostanza Fanesi sarebbe stato preso a manganellate dalla Polizia, vicino ad una camionetta. Alcune immagini, catturate da telecamere di videosorveglianza di alcuni residenti, sono riuscite a filmare soltanto alcuni tifosi rossoblù – tra cui Fanesi – mentre si allontanavano lungo via Trissino, poi lo stesso Fanesi soccorso dal personale medico del 118. Del caso si sono occupate anche trasmissioni di approfondimento come Le Iene.

L’INCERTEZZA – Secondo una prima ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine a provocare i traumi di Luca sarebbe stata una caduta ma nel referto medico si fa riferimento ad una colluttazione con organi di pubblica sicurezza. A smentire la prima ipotesi anche una perizia medico legale incaricata dalla famiglia Fanesi, secondo cui le gravi lesioni che hanno fatto restare Luca per mesi all’interno di un ospedale, non potevano essere dovute soltanto ad una caduta.

INDAGATI E DIFFIDE – Gli atti dell’inchiesta sono coperti da segreto d’ufficio e, a distanza di 12 mesi, ancora nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati nonostante manchi poco più di una settimana al termine delle indagini. Ancora nessuno è riuscito a spiegare a Luca e alla sua famiglia chi e come gli abbia provocato quelle gravi lesioni. Sul versante amministrativo, però, la giustizia ha fatto il suo corso in maniera decisamente più netta e rapida, visto che per i disordini avvenuti in quel 5 novembre sono stati diffidati 28 tifosi della Samb tra cui anche Luca Fanesi, lo stesso Luca Fanesi che quel pomeriggio avrebbe potuto perdere la vita.

Daniele Bollettini


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