Botta e risposta Brighenti-Calderini: Monza-Samb 1-1, IL PRIMO TEMPO


MONZA-SAMB, LE FORMAZIONI

Pretattica o meno Roselli in campo schiera Cecchini a sinistra, sull’altra fascia va Celjak un po’ nervoso nelle prime battute a causa della presenza dalle sue parti di Anastasio e D’Errico. In avanti la composizione varia leggermente rispetto al solito con la conferma di Stanco e Calderini e l’apporto a tutto tondo di Ilari, nella doppia veste di centrocampista e attaccante. Su Monza è caduta la neve fino a 24 ore prima del fischio iniziale, ma il terreno di gioco pare presentarsi in buone condizioni, anche grazie alla copertura dei teloni. Resta il clima rigido che le squadre in campo provano a battere alzando subito i ritmi ma la prima frazione è caratterizzata dagli errori. Fatale, al 16’, quello della retroguardia rossoblù. Anastasio sventaglia in area un calcio di punizione inizialmente respinto ma sul quale si fionda D’Errico, Pegorin respinge sulla linea ma smanaccia dalle parti di Brighenti che, a pochi centimetri dalla porta ribadisce in rete superando in velocità la retroguardia avversaria. Per la quinta gara di fila i rossoblù passano in svantaggio. La gioia di Brighenti dura giusto il tempo di festeggiare e tornare in posizione. La palla parte dai piedi di Fissore con Calderini nel mirino. L’attaccante di Città di Castello è in area e prova a sfondare trovando l’opposizione fallosa di Lepore: rigore. Lo stesso numero 10 si incarica della battuta e inchioda al palo Guarna per l’1-1. I rossoblù giocano in maniera più accorta, assolutamente non in chiave più “difensivista”, a fronte di un Monza che prova a scuotere la rete di Pegorin, sbattendo il muso contro l’imprecisione dei suoi avanti. In chiusura Pegorin si guadagna la pagnotta prima deviando in angolo una insidiosa, seppur non potente, conclusione di Anastasio, poi chiudendo la porta ad una ribattuta ravvicinata di D’Errico. Si va negli spogliatoi sull’1-1. Proteste da entrambe le parti: ad una manciata di secondi dalla fine Marini di Trieste sorvola sull’atterramento di Signori su cross di Stanco e su una opposizione dubbia di Biondi al tiro di Chiricò. Le panchine invocavano a gran voce il rigore, ma il fischietto opta per il “tutti negli spogliatoi”.


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