Visi: «La Samb è la Samb. Si sta creando confusione»

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Stefano Visi è una persona che parla sempre in maniera diretta e, negli ultimi giorni, lo ha fatto anche soffermandosi sulla possibilità che nel prossimo campionato di Serie D ci possa essere la partecipazione di due Samb, o comunque di due società che riportino i colori rossoblù e che vogliano rappresentare il calcio sambenedettese. Il rimando, naturalmente, è quello all’A.S. Sambenedettese di Roberto Renzi (di cui non si hanno notizie da giorni) e al progetto portato avanti da Vittorio Massi, che nei primi di luglio dovrebbe ratificare il cambio di denominazione del Porto d’Ascoli.

«Nella vita si può cambiare partito e fede religiosa ma l’amore per la squadra del cuore proprio no. La situazione che si è venuta a creare con la possibilità di due Samb va a discapito delle nuove generazioni di tifosi che si stanno perdendo nell’avvicinarsi al club rossoblù per una serie di vicissitudini – le parole di Visi, intervistato dal Corriere Adriatico –. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, fare progetti e creare una nuova soluzione affinché il calcio abbia una continuità, ma la Samb è la Samb. Non mi piace questa confusione che si sta creando. Con tutto il cuore mi auguro che la Samb non fallisca, poi il tempo sarà galantuomo per recuperare chi si è stufato. Il tifoso è nato e vissuto nella sofferenza, è nel dna: questo è far parte di due colori, il rosso e il blu».

Parole piuttosto chiare quelle di Visi, che nelle ultime stagioni ha ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri nel club rossoblù. «È giusto che ognuno porti avanti le proprie ambizioni ma sento addirittura parlare di una Samb che non deve giocare al Riviera delle Palme – ha continuato Visi, sempre nell’intervista rilasciata al Corriere Adriatico –. Per tutto quello che sta accadendo faccio fatica a comprendere e si genera più confusione. Non ne faccio un discorso di simpatie e antipatie ma per me quello che si sta creando è follia».

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