Successo straordinario per l’Open Day dell’Unione Rugby San Benedetto. Famiglie e bambini hanno riempito il campo, confermando il club come punto di riferimento per il territorio. È questo il primo passo verso il futuro, nell’anno dello storico esordio in Serie A.
Il futuro dell’Unione ha i volti sorridenti e le ginocchia sporche d’erba di trenta nuovi, piccoli atleti. Questo è il bilancio, straordinariamente positivo, dell’Open Day che si è svolto domenica al campo Nelson Mandela, una giornata di festa che ha trasformato il campo da gioco in un grande abbraccio collettivo per la città. Mentre la prima squadra si prepara con fatica e concentrazione al debutto nel massimo campionato, la società ha dimostrato ancora una volta che la sua vittoria più grande è il legame con il territorio. La risposta delle famiglie è stata travolgente: genitori, nonni e bambini hanno popolato il campo, partecipando ai giochi con lo staff tecnico e scoprendo i valori di uno sport che è, prima di tutto, una scuola di vita. Non si è trattato solo di un evento di reclutamento, ma della conferma che il club è un pilastro sociale per San Benedetto.
Vedere così tanti bambini correre felici con la palla ovale in mano, proprio su quei campi nati da una vecchia area dismessa e oggi cuore pulsante dello sport cittadino, è il simbolo più potente della missione del club. Una missione che non si ferma alla performance sportiva, ma che punta a creare aggregazione, a includere e a costruire una comunità forte e coesa. L’entusiasmo di questa giornata è la spinta migliore per una stagione che si preannuncia storica. Questi trenta nuovi iscritti non sono solo numeri, ma la promessa di un futuro solido, la nuova linfa per un movimento che cresce di anno in anno. La Serie A è il sogno che si è realizzato, questi bambini sono la certezza che il sogno continuerà. Ancora una volta, la città ha dimostrato di aver capito il messaggio più importante. Ha dimostrato di voler fare unione.
Fonte foto: Unione Rugby San Benedetto
TUTTE LE NOTIZIE DELLA GAZZETTA
