Un primato da blindare, il punto di Alessio Perotti

Samb signora di Montefeltro a suon di poker: dopo quello rifilato alla Vis Pesaro, stesso punteggio imposto al Fano. Le formazione scelta da Beoni al «Mancini» potrebbe divenire uno standard, ma occhio al Matelica…

È foriera di successi la terra del Montefeltro per la compagine di Beoni: il poker di Pesaro viene replicato nel temutissimo scontro diretto di Fano dopo un'altra purtroppo inutile quaterna rifilata alla seconda squadra ascolana. Così i rossoblu hanno riacciuffato quella vetta durata solo l'arco di una settimana la volta precedente. Se non fosse stato per il furto subito a Fermo (ingiusto rosso diretto comminato a Pezzotti e pari di Cremona platealmente in fuorigioco) la Samb avrebbe fatto finora bottino pieno in trasferta. E proprio il lay-out dell'effervescente esordio in campionato è stato riproposto al vetusto Mancini, dove non funziona nemmeno la fonica e da dove è giunta la prima mazzata economica in sede disciplinare. Le uniche eccezioni sono state il numero uno e il centrale Conson in luogo di Lomasto, altrimenti riecco la sontuosa mediana Barone-Sabatino, Titone a scorrazzare alle spalle dell'under Sorrentino tra attacco e centrocampo, Palumbo a fungere da guastatore sul binario destro. Questo assetto, funzionante alla perfezione in formato da viaggio, ora andrebbe riproposto e valutato tra le mura amiche e in caso di conferma indirizzerebbe le scelte del mercato invernale. Gli obiettivi prioritari infatti diventerebbero un altro centravanti under (l'optimum sarebbe stato di Di Massimo, ma ora si dovrebbero fare i conti nientepopodimeno che con la Vecchia Signora) da alternare a Sorrentino, sacrificando uno tra Prandelli e Bonvissuto, e un centrocampista over da avvicendare con Barone e Sabatino. Intanto continuando il parallelo carioca della scorsa settimana, la Samb è passata dal Brasile del 1950 a quello che nel 1970 trionfo’ in Messico rifilando proprio un 4-1 all'Italia, anche in quel caso dopo essere stato momentaneamente raggiunto dalla marcatura di Boninsegna nel finale del primo tempo. A Fano inoltre è capitato per l’ennesima volta che l’arbitro, dopo aver espulso giustamente un calciatore, faccia di tutto per riequilibrare la situazione fino in tal caso al rigore inventato di sana pianta: così facendo si arriva al paradosso che la superiorità numerica possa tramutarsi persino in uno svantaggio. Infine domenica ci sarà un piatto per palati fini, perché il Riviera ospiterà un Matelica dall'elevato tasso tecnico offensivo grazie ai vari Bondi, Picci ed il Messi del Molise Esposito. Necessarie più che mai qualità come compattezza, concentrazione ed umiltà per superare questo duro ostacolo senza danni: gettare nuovamente all'aria il primato sarebbe davvero un peccato!

Alessio Perotti

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