Tattica, rosa e lungimiranza: la bella favola chiamata Bassano

Tra chi guarda tutti dall’alto verso il basso c’è la squadra del presidente Rosso, patron della Diesel e ormai da vent’anni alla guida della squadra giallorossa con risultati eccellenti e quel sogno, quasi realtà, che è la Serie B…

Sono tanti gli ingredienti che vanno a comporre la ricetta del Bassano. La proprietà a capo della multinazionale della moda Diesel ha rilevato la società vent’anni fa portando i giallorossi a vivere una lunga favola felice condita da uno Scudetto di Serie D, una Coppa Italia Serie C ed una Supercoppa di 2’ Divisione. Passato in ombra, in questa stagione, a causa delle superpotenze Parma e Venezia, il Bassano è di certo una squadra di alta classifica e questo lo si deve al lungo lavoro della dirigenza, una forte ossatura di squadra condotta da un valido tecnico esperto per la categoria.

LUCA D’ANGELO – Nato a Pescara muove i primi passi, calcisticamente parlando, tra Chieti, Sora e Fermana, ma è a Rimini che trova l’ambiente che più gli è congeniale e lì si ferma per cinque stagioni collezionando 130 presenze con sette gol, non male per un difensore. Proprio a Rimini, nel 2009, inizia la sua esperienza da allenatore che lo porta poi sulle panchine di Alessandria e Fidelis Andria. Dall’inizio di questa stagione guida il Bassano con risultati, fino ad ora, positivi, nonostante un inizio di stagione non entusiasmante.

LA SQUADRA – Costruita per vincere. Così si potrebbe descrivere la rosa del Bassano Virtus. Spiccano pochi nomi altisonanti, ma tanti sono ragazzi utili alla causa che si stanno facendo le ossa proprio in giallorosso. Tra i pali c’è la garanzia Elia Bastianoni, che ha militato anche in Carpi, Varese e Catania. Nicola Bizzotto, centrale difensivo e capitano della squadra, è nato a Bassano e nelle ultime cinque stagioni è rimasto fedele ai colori della sua città dopo un trascorso di tre stagioni tra le fila del Pisa. Ventiquattro anni per Carlo Crialese, di proprietà del Cesena e passato dalla Cremonese prima dell’approdo alla corte di D’Angelo. Confermatissimo il centrocampo della scorsa stagione con l’esperto Giacomo Cenetti sulla mediana, affiancato da Mattia Proietti. Temibili gli esterni Laurenti e Falzano. In attacco spicca Francesco Grandolfo, trascorsi in Bari, Correggese e Fidelis Andria guidato dall’esperto Julien Rantier, giramondo orbitato nelle formazioni di Vicenza, Verona, Piacenza, Taranto, Perugia, Pro Piacenza e Alessandria. Mattia Minesso è la ciliegina sulla torta che il presidente Rosso ha voluto portare nel corso della sessione estiva di calciomercato, prelevandolo dal Cittadella.

TATTICA E CONTRATTACCO – Il modulo di D’Angelo è un classico 4-4-2 che potrebbe essere definito “malleabile”. In corso d’opera non è raro vedere i suoi schierarsi con un più offensivo 4-3-1-2, con Minesso impiegato quale anello di congiunzione tra attacco e centrocampo. Il gioco interpretato dal Bassano è molto semplice, a tratti lineare, ma al contempo estremamente efficace. Logico pensare che una squadra abituata a volare sugli esterni sia difficile da stanare, ma la Samb potrebbe far leva sulla pazienza. Gli uomini di Palladini possono spingere gli avversari a sprecare fiato in un sistema di  gioco molto dispendioso per poi attaccare nel momento di maggior mancanza di lucidità avversaria.

Domenico Del Zompo

 

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