Stanco: «Rimpianto Pordenone? No, mi chiedo come sarebbe vincere con la Samb»


Spende parole di ammirazione, Francesco Stanco, per una piazza che poco più di un anno fa lo aveva accolto con scetticismo, numeri alla mano. I tifosi, nonostante le bordate del presidente, si sono ricreduti e ora non aspettano altro che esultare ai gol del bomber col numero 9 sulle spalle. Dieci, invece, sono le reti realizzate nel corso di questa stagione, iniziata sotto i peggiori auspici e che l’esperto attaccante racconta ai microfoni di VeraTv:



«Il mio inizio di stagione è stato molto travagliato. Fin dal primo giorno di ritiro hanno iniziato a dirmi che sarei dovuto andar via e c’era in ballo uno scambio con un giocatore del Pordenone, cosa di cui poi non si è fatto niente. La mia volontà, in ogni caso, era quella di rimanere qui a San Benedetto perché ad un ragazzo della mia età, la possibilità di giocare davanti ad un pubblico così, non capita più tante volte. Detto questo sono stati bravissimi anche i miei compagni a darmi una mano soprattutto dopo la partita di Gorgonzola contro la Giana dove non sono stato convocato. Cos’è accaduto non è importante in questo momento, quello che più mi ha fatto male è che in 15 anni di professionismo mai mi era successo di non essere convocato. Dopodiché, sembra un po’ scontato dirlo, ho continuato a credere in me e nel mio lavoro quotidiano. Credo di essere un giocatore importante per questa squadra e in questa categoria, la stagione poi è andata un po’ così ma c’è la possibilità ancora di fare qualcosa di importante. L’unico rimpianto è che mi chiedo, anche dopo aver partecipato alle feste della Samb, “Come sarebbe vincere un campionato qui”. Vincere qui penso sia una cosa che non ricapita più nella vita. Non lo dico per fare il ruffiano, assolutamente non lo sono, ma dopo la sconfitta con il Vicenza, dove nonostante il passivo la curva continuava a cantare e sostenerci, mi sono reso conto cosa effettivamente vuol dire fare il giocatore a San Benedetto. Il mio futuro? Ora non è una cosa primaria: davanti c’è il campo e l’obiettivo che ho con questa squadra. I numeri di questa stagione sono per me motivo di grande orgoglio. Sono contento di essere andato in doppia cifra e spero di continuare su questa strada».

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