Soncin parla della Samb: «Con questi ritmi potrà giocarsela fino alla fine»

Andrea Soncin è passato per San Benedetto nel biennio 2001/2003, arrivando dal Perugia di Luciano Gaucci. In rossoblù ha realizzato 23 reti in 55 presenze. Prima di passare al Montebelluna lo scorso anno (prima volta in carriera in Serie D), è transitato da Bergamo (con l'AlbinoLeffe), Grosseto, Atalanta, Avellino e Padova, come i bergamaschi inserita nel girone B con la Samb. In una intervista rilasciata a TuttoLegaPro.com ha parlato delle sue vecchie squadre e dei regolamenti della terza serie:
«A Padova c'è una piazza molto esigente, con un seguito importante. Squadra e allenatore per fare grandi cose recitando un ruolo importante nel Girone B. L'AlbinoLeffe ha iniziato un anno fa un nuovo corso con il DS Giacchetta e mister Alvini. È una società che può insegnare calcio a molti club anche di categorie superiori: è realtà ben organizzata che mette i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio».
E la Samb?
«Parliamo di una squadra con un grandissimo seguito e grandi ambizioni. Un anno fa era partita molto bene per poi perdersi un po' nel girone di ritorno. Adesso ha disputato un buon inizio di campionato pur avendo perso Mancuso, il giocatore principe della passata stagione. Se manterrà questi ritmi potrà rimanere in ballo fino alla fine per grandi traguardi».
Interessante anche lo spunto che riguarda la riduzione voluta, dalla Lega, del numero di giocatori "over" in rosa:
«Diminuire il numero dei giocatori d'esperienza non è una soluzione per migliorare il nostro calcio. Deve cambiare il sistema. Negli altri paesi i giovani giocano perché sono bravi, non perché ci sono dei contributi. È un problema di cultura: non si possono sfruttare economicamente gli under. Bisognerebbe preoccuparsi della solidità delle società: tante partono con debiti e problematiche, soprattutto in una realtà come la Serie C che ha pochi introiti».

Redazione

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