CAMPAGNA ABBONAMENTI, CHE PARTENZA:
2.000 TESSERE DI CURVA NORD IN PRELAZIONE
SAMB, FIRMANO I GIOVANI TOSI E IAIUNESE
Scatterà ufficialmente tra una settimana, sabato 12 luglio con il raduno previsto alle 17:30 al Ciarrocchi, la stagione del ritorno nel professionismo, dove la Samb mancava da quattro anni. E c’è da aggiungere attesissima, anche perché le ultime due sono state per così dire “monche” vista la sospensione del campionato 2019/20 dopo appena 7 giornate del girone di ritorno a causa della pandemia da Covid, salvo poi disputare la prima partita dei play off pareggiata 0-0 a Padova con conseguente eliminazione, e l’assenza del pubblico, rare eccezioni a parte, nella successiva annata 2020/21, terminata anche quella con il play off, perso a Macerata contro il Matelica (3-1), prima di salutare la terza serie per le ricorrenti problematiche amministrative dopo il fallimento della gestione Serafino e il subentro all’asta di Renzi. Tristi e purtroppo abituali, almeno fino a due anni fa, vicende che per fortuna ora appaiono lontane sia nel tempo che nell’ambito del nuovo corso societario intrapreso con l’avvento della famiglia Massi.
Pronti a ricominciare, anzi a continuare con ancora maggiore partecipazione e passionalità, sono sicuramente i tifosi rossoblù. Quando la Samb chiama loro subito rispondono (e almeno nell’ultimo campionato è stato vero anche il contrario) ed allora eccoli, appena il giorno dopo la presentazione della campagna abbonamenti, a sottoscriverli a raffica, saturando di fatto con i diritti di prelazione le circa 2000 tessere previste in Curva Nord, tanto che ora ci si sta chiedendo se questo limite possa essere innalzato. È sempre più la squadra del popolo la Samb, che sta cominciando a diffondersi in Italia e oltre come un vero e proprio modello per seguito, sostegno e coinvolgimento di una tifoseria, a cui all’unanimità si riconosce l’evidente merito di non aver mai ammainato bandiera dopo la mortificante sequenza di fallimenti e ripartenze dalle categorie inferiori. Non siamo a livello del modello San Pauli, il quartiere di Amburgo, la cui formazione milita in Bundesliga e che tramite una cooperativa vede i tifosi affiancare economicamente e strategicamente la società, impegnandosi per giunta nel sociale (come peraltro si propone di fare l’appena nata Fondazione Sambenedettese) e partecipando (questo sarebbe un aspetto senz’altro da attuare in Italia) anche agli incontri sulle questioni della sicurezza assieme a dirigenti e forze dell’ordine, ma chissà che in prospettiva non ci si possa davvero arrivare.
Di fatto c’è già un partenariato diffuso di sponsor (per la maggior parte anche tifosi stessi), che da due anni sostiene il sodalizio rossoblù e che ora sicuramente si estenderà e ramificherà ulteriormente. E c’è in atto sempre nell’ultimo biennio un cambio di mentalità (che è anche un ritorno a quanto succedeva 40/50 anni fa), ovvero il marcato senso di appartenenza a questo percorso societario: non a caso la recente promozione in Serie C è stata più volte giustamente definita come la vittoria di tutti. Un esempio è stato il passo indietro repentinamente compiuto dalla società nel rimuovere la proposta di una zona centrale della tribuna est con un costo di abbonamento maggiorato proprio a seguito delle sollecitazioni giunte dagli sportivi (dimostrazione di ascolto e di spirito collaborativo, non di debolezza). Ma anche sentire sorprendentemente proprio i sostenitori più giovani, tutt’altro che incoscienti come cantato da Achille Lauro (diciamo dai 30/40 anni in giù, quelli che purtroppo hanno vissuto in pieno proprio il periodo storico più travagliato dei colori rossoblù), avallare la sostenibilità economica e l’obiettivo di consolidarsi, senza rischiare voli pindarici, in Serie C almeno nelle prime stagioni è un evidente cambio di passo nel segno di una passione abbinata a consapevolezza e concretezza.
E nella direzione di formare una grande ed unita (lo slogan “Uniti si vince” su sciarpe e cappellini distribuiti allo stadio, nelle scuole e in vari istituti cittadini è quanto mai azzeccato) famiglia rossoblù, dove è bello ed entusiasmante stare assieme, ma dove ogni tanto qualche conticino bisogna pur farlo per salvaguardarne il bilancio. In questo senso sta gettando le basi dell’imminente stagione la società e si sta quindi muovendo il calciomercato orchestrato dal d.s. Stefano De Angelis in accordo con patron Vittorio Massi e mister Ottavio Palladini: linea guida è quella di allestire un team competitivo, con prospetti interessanti (alcuni già apprezzati come recenti avversari), che possano crescere e divenire un futuro capitale, non derogando dal rispetto dell’equilibro finanziario. Inutile rimpiangere chi, anche comprensibilmente, se n’è andato, sabato prossimo ci sarà da accogliere a braccia aperte chi è rimasto fedele e chi ha abbracciato il progetto professionistico a lungo termine rossoblù.
Alessio Perotti
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