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Samb, Massi predica calma: «Siamo solo all’inizio. Lauro allenatore con la A maiuscola»

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SAMB-TERMOLI 3-1, LA MAXI GALLERIA FOTOTIFO

Dalla vetta della classifica alle intuizioni di Maurizio Lauro, passando per il ritorno al gol di Danilo Alessandro. Vittorio Massi a tutto tondo, in un’intervista che il presidente della Samb ha rilasciato al Resto del Carlino. Tra i primi aspetti toccati, naturalmente, il primo posto rinsaldato grazie al successo col Termoli, concomitante con i passi falsi delle inseguitrici. Ma guai ad abbassare la guardia.

«Siamo solo all’inizio; ho visto campionati cambiare a dicembre – le parole del presidente sambenedettese -. Certo, ora, non possiamo dire che andiamo male. Diciamo che ci stiamo divertendo: venire allo stadio a San Benedetto è bellissimo, un vero spettacolo. Sono contento della gioia che sta vivendo la città, speriamo di poterla portare avanti».

Tra le note positive della partita di mercoledì scorso col Termoli, il ritorno al gol di Danilo Alessandro, che con una bella conclusione in diagonale ad inizio ripresa ha sbloccato una gara complicata.

«Alessandro ci ha dato piena fiducia quando non eravamo nulla: ha sposato il nostro progetto quando non sapevamo neppure se avremmo potuto acquisire la denominazione Sambenedettese – ha detto Massi al Carlino -. Gliene do atto e merito, è un ragazzo da sostenere e tenersi a caro. Poi, abbiamo un grande spogliatoio con uomini in gamba: il gol di Alessandro è stata un po’ la vittoria dello spogliatoio».

Parole positive anche nei confronti di mister Maurizio Lauro e del d.s. Stefano De Angelis, così come del consulente Max Fanesi.

«Ho avuto la dimostrazione di non poter fare l’allenatore: la mossa di mister Lauro di far uscire Tomassini mi ha spiazzato ed invece ha avuto ragione – ha continuato Massi nel corso dell’intervista rilasciata al Resto del Carlino -. Abbiamo un allenatore con la A maiuscola, che sa leggere la partita. De Angelis e Fanesi hanno attrezzato una squadra che si adatta ad ogni gioco e il fatto che ancora una volta la panchina sia stata determinante lo dimostra».

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