Perina, Pegorin e l’incognita Aridità. Da qualche giorno la Samb beneficia della presenza di tre portieri, tutti e tre abili, non tutti arruolabili. Per l’esperto estremo abruzzese resta la questione infortuni che ne ha pregiudicato il campionato fino a questo momento. No problem. Dalla panca scalpitava Pegorin che a suon di manate (al pallone, sia chiaro) si è ritagliato il posto da titolare ma senza avere, effettivamente, concorrenza. Da oggi la questione portiere potrebbe diventare anche una scelta tecnica e il classe ’92, in prestito fino al termine della stagione alla Samb, vorrà certo trovare posto nell’undici titolare. Dopo una parziale bocciatura col Cosenza di Braglia, dove gli è stato preferito il giovane Saracco, il portiere passerà i prossimi cinque mesi a sudarsi il posto di Fabio Pegorin. Una normale concorrenza tra estremi dove la scelta ricade, necessariamente, su uno piuttosto dell’altro. E allora, nel peso della decisione finale, influirà l’esperienza maturata nelle 120 partite giocate in Serie C dal nuovo arrivato? Dal canto suo, l’attuale “numero 1” rossoblù gode della fiducia di compagni e piazza per aver avuto la capacità di sopportare il peso dei guantoni sia nei playoff della scorsa stagione (Gubbio e Lecce) sia nei match più complicati dove ha saputo esaltarsi infilando una serie di ottimi interventi. Insomma, almeno per quanto riguarda la difesa dei pali, la Samb dorme tra due guanciali.
