Pegorin, riserva a chi? La stagione di un portiere che c’è sempre quando serve

Il portiere, nato a Chivasso e alla prima esperienza lontano dai “pali” di casa ha già collezionato dieci presenze. Domenica al Tardini potrebbe eguagliare l’infortunato Aridità…

Per la porta della Samb all’inizio della stagione c’erano Alberto Frison, Fabio Pegorin e Matteo Raccichini (chiamato in fretta e furia a raggiungere in sostituzione di Damiano Fabiani, titolare della Berretti).

IL CASO FRISON – L’ex Catania doveva essere il fulcro della porta sambenedettese in un campionato ostico e spigoloso, ma in più di una occasioni, sotto i suoi occhi, è sceso in campo il più giovane collega piemontese. All’inizio del campionato, Pegorin, esordì nella vittoriosa trasferta di Macerata, salvo poi dover raccogliere per tre volte la sfera dal fondo del sacco nella gara contro il Mantova al Riviera. L’ex Catania si riprese la maglia da titolare contro Gubbio, Fano, Forlì e Parma, ma alzò bandiera bianca prima di Venezia – Samb. Al Penzo scese in campo il numero 22 ritagliandosi un posto tra i protagonisti.

CON ARIDITÀ – Poi, per il Pego, alcune gare dalle alterne fortune con la brutta pagina di Bassano e Reggio, dove la Samb fu battuta su tutti i fronti. Dall’arrivo di Aridità, poi, il compito di Pegorin è tornato quello di fare il “dodicesimo” e il suo momento è tornato contro il Gubbio quando, ad una ventina di minuti dalla fine, ha risposto presente quando Aridità ha dovuto abbandonare il campo per infortunio, strappando anche i complimenti del presidente Fedeli per la prontezza dimostrata per l’occasione.

VERSO PARMA – Vincenzo Aridità è ancora alle prese con i postumi dello stiramento accusato proprio in occasione della sfida contro la squadra di Magi e che ormai lo tiene lontano dai campi da due settimane. L’estremo difensore abruzzese è tornato ad allenarsi regolarmente, ma nelle ultime sedute ha accusato un riacutizzarsi del fastidio che, se dovesse impedirgli di scendere in campo domenica, regalerebbe a Pegorin l’occasione di tornare al Tardini.

Redazione

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