Pd’A, con Rosa il gol non è più un problema. Filippini «Ma il merito è del gruppo»

La doppietta del centravanti biancazzurro ha permesso al Porto d’Ascoli di espugnare il «Della Vittoria» di Tolentino: così, uno dei problemi principali della scorsa stagione sembra risolto…

Due gol di Rosa permettono al Porto D’Ascoli di sbancare il “Della Vittoria” di Tolentino. Tre punti strameritati dagli uomini di Filippini, che dopo aver subito il pareggio su calcio di rigore (gol di Paolucci), non hanno smesso d’attaccare fino alla rete vincente giunta allo scadere.

E la doppietta del numero 9 biancoceleste appare come la risoluzione dei problemi offensivi palesati nello scorso anno, quando il Porto D’Ascoli raramente riusciva a siglare più di una rete per match. Sono vari, dunque, i motivi per sorridere in casa rivierasca.

“Sono contento sia per il risultato che per la prestazione. Abbiamo sofferto senza mai rinunciare alla vittoria”.

Le parole di mister Filippini inquadrano l’andamento della gara: un Porto D’Ascoli operaio ha saputo sfruttare al meglio le buone occasioni create.

“Il Tolentino ha fatto più possesso palla di noi – ha commentato Filippini – ma alla fine le maggiori opportunità sono state nostre”.

Per quanto riguarda Rosa, invece, nessun elogio particolare da parte del suo allenatore.

“Alessio è stato bravo a concretizzare ciò che di buono ha fatto la squadra. Il gruppo è stato unito e si è mosso bene in ogni reparto. Ciò dimostra che i ragazzi si stanno applicando parecchio”.

Di certo, aver battuto il Tolentino tra le sue mura può rappresentare quella che pochi giorni fa definivamo una prova di maturità. Ma Filippini e tutto l’ambiente biancoceleste non soffre di bipolarismo: difficile ci si entusiasmi alla prima vittoria importante. Lo stesso Rosa, nell’intervista seguita al netto successo sul Trodica (3-0), ha definito questo tipo di serenità come la forza del Porto D’Ascoli. L’obiettivo dunque rimane sempre lo stesso.

“Continuare a crescere lavorando con umiltà, consapevoli che siamo sulla strada giusta”.

Testo e musiche di Stefano Filippini.

Pierluigi Capriotti

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