Stanno facendo il giro dei social le parole di Vittorio Massi riguardo il campo Ciarrocchi. Nelle ultime 48 ore è diventata dominante la questione riguardante il progetto di riqualificazione del centro sportivo della zona sud di San Benedetto, su cui negli anni Massi – già ai tempi del Porto d’Ascoli – ha investito molto per garantirne la fruibilità agli atleti (quella agli spettatori ancora non c’è perché si è ancora in attesa della agibilità della tribuna).
Come società, la Samb ha fatto capire più volte di voler accelerare l’iter per la gestione del Ciarrocchi perché, per ragioni anche burocratiche, la pratica sarebbe molto più snella se eseguita come società dilettantistica: situazione che sarà valida al massimo fino al termine del mese corrente, visto che entro il 6 giugno il club rossoblù dovrà anche modificare il proprio statuto per l’iscrizione in Serie C. Comprensibile, dunque, che – dopo gli ultimi incontri in Comune in cui era stato presentato il progetto “rivisitato” anche secondo le indicazioni dell’ente – la società voglia passare ai fatti il prima possibile.
Dall’altra parte, c’è un ente pubblico che proprio mercoledì ha in programma una commissione per parlare anche del Ciarrocchi. Il sindaco Antonio Spazzafumo, con un post sui suoi social, ha cercato di rassicurare tutti (Massi compreso probabilmente) dicendo che «i rapporti con Massi sono ottimi, l’iter del Ciarrocchi sta procedendo nella massima trasparenza, legalità e chiarezza e la mia maggioranza discute, argomenta ma trova sempre la quadra perché tutti noi vogliamo una San Benedetto grande, forte e unita».
Nelle ultime ore, però, sono arrivate altre parole forti da parte di Massi, che di fronte alla possibilità di una fidejussione per il progetto Ciarrocchi si è detto pronto a mollare tutto. In un momento storico come questo, con i grandi festeggiamenti per la promozione in Serie C ancora sotto gli occhi di tutti (non solo a livello locale), un entusiasmo dilagante come non si vedeva da decenni e un progetto tecnico chiaro, il presidente avrebbe forse dovuto evitare frasi simili, soprattutto considerando che l’innesto di una figura come il direttore generale Roberto Ricci era stato fatto anche e soprattutto per curare in maniera più adeguata i rapporti con l’amministrazione comunale.
Remare tutti dalla stessa parte non è sempre facile, ma non farlo in un momento come questo potrebbe essere uno dei più grandi rimpianti di cento e passa anni di storia per i colori rossoblù. Il Comune deve avere ben presente l’importanza sportiva e sociale (ed economica) che sta tornando a rivestire la Samb; d’altro canto, la società – ora che si appresta ad entrare tra i professionisti – dovrà migliorare alcuni aspetti della sua comunicazione e del suo modo di rapportarsi con le istituzioni.
Daniele Bollettini
Fonte foto: ufficio stampa Comune di San Benedetto del Tronto
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