Miglior attacco e miglior difesa, nessuno come la Samb

I numeri parlano dello straordinario lavoro svolto dal tenico sambenedettese. Da quando si è seduto in panchina, la capolista ha ottenuto 7 vittorie ed 1 solo pareggio…

Ottavio Palladini resta sempre umile, da i meriti di questi risultati a chi è venuto prima di lui: Loris Beoni, che ha seguito la squadra fin dalla preparazione estiva. Gran parte degli sforzi sono anche quelli del tecnico rivierasco. Dietro le quinte della Samb: poliedrica, operaia, bella da vedere ed efficace. In campo si sono viste tante sfaccettature della stessa squadra in cui la capacità di adattamento alle diverse imposizione tattiche e i cambi di modulo e formazione operati non hanno mai scalfito la corazza dei rossoblù.

LA MIGLIOR DIFESA – Chi cita Gentil Cardoso dicendo “La miglior difesa è l'attacco” non ha posato lo sguardo sullo score nelle ultime otto gare giocate dalla Samb. Da Isernia, ovvero l'insediamento di Palladini sulla panchina rossoblù, Sabatino & co. Possono fregiarsi del mini-titolo di miglior difesa con sei reti subite e la media di 0,75 gol a gara. Uno dei meriti ricade certamente sull'assetto dei centrali schierati: Salvatori e Conson si sono dimostrati estremamente affidabili dopo un avvio a singhiozzo prima nella brillante trasferta di Fano poi nella debacle contro il Matelica al Riviera delle Palme. Salvatori è abile nelle azioni di mischia, giocatore calmo e riflessivo, bravo ad interrompere le azioni avversarie sul nascere. Conson è molto rapido, esce spesso dalla linea con il collega di reparto per intervenire ed evitare agli avanti avversari di rendersi pericolosi, nella gara contro il Chieti ha messo in mostra questa dote annullando Dos Santos in più di una occasione.

CENTROCAMPO DI FATICA – L'emblema del reparto centrale può tranquillamente essere Sabatino, 34enne infaticabile pedalatore del centrocampo rossoblù. Intelligenza tattica, sacrificio e lucidità fanno del calciatore una risorsa sia in fase di copertura che in proiezione offensiva con rapidi inserimenti dalle retrovie facilitati dal movimento degli attaccanti. Il geometra è Barone che riesce sempre a servire ottimi spunti a Titone e compagni leggendo l'azione e la sistemazione avversaria in campo: saper scegliere se lanciare lungo, effettuare un passaggio filtrante o addormentare il gioco tenendo il pallone, non è tra le mansioni più semplici del calcio e se la Samb si trova in testa lo si deve anche a questo (e al suo lato da goleador: 7 reti su rigore, uno sbagliato e un gol su calcio di punizione).

ATTACCO DEVASTANTE – Molti tifosi si sono dovuti ricredere dopo aver assistito ad una manciata di gare del Palladini bis. Chi definiva il tecnico un difensivista con squadra poco avvezza al bel gioco aveva torto. Uno dei simboli di questa piccola rivincita sono i 19 gol realizzati ripartiti tra i 10 al Riviera e i 9 in trasferta. Il capocannoniere della squadra è Mario Titone con 10 reti (2 rigori), a suo agio nel modulo di Palladini e sempre titolare nelle 16 gare di questo girone di andata. Lo seguono a ruota Barone (8), Pezzotti e Sabatino a 5, Lorenzo Sorrentino a 4, chiudono Bonvissuto e Salvatori a 3. Da non sottovalutare, nelle ultime uscite della Samb, sono le prestazioni di chi subentra dalla panchina: Marco Pezzotti sa dimostrarsi devastante dal momento in cui varca la linea laterale. L'esterno mancino ha avuto il suo momento d'oro a Scoppito quando, in campo per l'ultimo quarto d'ora, ha prima servito l'assist per Titone, poi agevolato la rete di Sabatino.

Domenico Del Zompo

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