Marco Ianni: “Il 5 maggio, una data indelebile”

L’ex difensore rossoblù parla della sua esperienza sambenedettese e del suo “nuovo inizio” in veste di allenatore…

Che ricordi ti legano alla Samb?

Il ricordo sicuramente più bello è la vittoria del campionato nel 2013, culminata con quel 5 maggio. È una data nella mia mente così come resta indelebile nella mente dei tifosi. Fu il culmine di una bellissima annata. Dispiace per l’epilogo che sarebbe potuto essere diverso. Abbiamo onorato il campionato sperando che, con la promozione, ci sarebbe stata maggior stabilità societaria. Ho mantenuto i contatti con tanti miei ex compagni e mi fa piacere il rapporto che avevamo con la tifoseria che pure ci criticò spesso, ma non ci fece mai mancare l’appoggio.

Appena conclusa la carriera arriva l’esperienza con il Cosenza di Cappellacci…

Ho iniziato ad allenare subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Un fattore decisivo, in una scelta non facile, è certamente stato quello di poter essere il secondo di mister Cappellacci che prima che allenatore esperto e preparato è una bravissima persona con forti valori umani. Di Cosenza, nonostante l’esonero e la crisi di risultati, conservo ricordi molto positivi. Sono quel genere di sconfitte che aiutano a crescere e maturare.

Segui molto il campionato di serie D, come vedi la Samb?

Quella rossoblù è una squadra di grandissimo valore tecnico che certamente ha dei limiti, come li hanno tutte le altre squadre, però. Si contano un po’ di punti persi per strada che adesso avrebbero permesso di essere più vicini alla Maceratese. Con una squadra come la Samb dietro, non so se il rendimento della capolista sarebbe stato lo stesso. La pressione è diversa a livello psicologico.

 

Domenico Del Zompo

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