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L’Angolo del Narrante – Il Minigolf

In questo spazio della Gazzetta troverete una rubrica curata in collaborazione con Il Narrante (QUI la pagina Facebook). Uno spazio dove potrete scoprire o approfondire curiosità storiche che appartengono alla città di San Benedetto del Tronto. L’Angolo del Narrante vuole accompagnarvi fuori dal mondo del calcio e dello sport per provare a condurvi, con leggerezza, nel ricco giardino della cultura sambenedettese. Una lente di ingrandimento su personaggi, eventi e luoghi del passato che hanno lasciato un segno nella storia di San Benedetto.

IL MINIGOLF

Nel lungo elenco dei luoghi preferiti dai sambenedettesi non può assolutamente mancare il celebre “Minigolf”. Una vera e propria istituzione che, sin dall’apertura avvenuta sul finire degli anni ’60 per mano di Alberto Petrella passando per la lunga (cinquantennale) gestione dei fratelli Marino e Vittorio Serenelli, ha avuto il merito di essere una tappa fissa dell’estate sambenedettese. Il ristorante, situato all’inizio di Via degli Oleandri (davanti alla pista di pattinaggio Panfili), vantava un campo esterno da minigolf che, oltre a dare il nome al ristorante, permetteva ai clienti – soprattutto più piccoli – di trascorrere una serata all’insegna del divertimento: una delle buche più temute ed entusiasmanti era quella della “torre” (in foto).

All’interno, tra le foto in bianco e nero di Paul Newman, Che Guevara, Marilyn Monroe e tante altre celebrità, campeggiavano sulle pareti quelle dei fratelli Serenelli immortalati con vari personaggi passati per i tavoli del loro ristorante. Un locale, che oltre ad aver scritto una pagina importante della storia sociale di San Benedetto, ha fatto parte, insieme ad altri luoghi limitrofi come l’ex Galoppatoio o la discoteca Atlantide, della quotidianità di molti sambenedettesi e turisti. Dopo oltre cinquant’anni di tradizionali contrattazioni alla cassa del prezzo con lo stravagante e vulcanico Marino Serenelli, il Minigolf ha cambiato gestione mantenendo comunque viva la magia di un luogo iconico e strettamente legato alla tradizione sambenedettese.

Fonte foto: pagina Facebook “San Benedetto del Tronto come era…”

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