L’Angolo del Narrante – Il Gruppo Laberinto

In questo spazio della Gazzetta troverete una rubrica curata in collaborazione con Il Narrante (QUI la pagina Facebook). Uno spazio dove potrete scoprire o approfondire curiosità storiche che appartengono alla città di San Benedetto del Tronto. L’Angolo del Narrante vuole accompagnarvi fuori dal mondo del calcio e dello sport per provare a condurvi, con leggerezza, nel ricco giardino della cultura sambenedettese. Una lente di ingrandimento su personaggi, eventi e luoghi del passato che hanno lasciato un segno nella storia di San Benedetto.

IL GRUPPO LABERINTO

Vogliamo narrare questa nuova storia partendo da un quesito: quale è stato il primo gruppo musicale ad aver rivolto il proprio interesse alla musica popolare dilettale ed alla ricerca in questo specifico campo? La risposta può essere solamente una: il Gruppo Laberinto. Loro erano Walter Boffa, Domenico (Ringo) Caselli, Ricky Di Sante, Aldo Manfredi, Pino Morelli, Lino Capretti, Checco Pierantoni, Cinzia Troli, Sabina Galetti: musicisti che, in risposta ad anni contraddistinti da politica e attivismo, decidono di fare musica dando vita all’innovativo e originale “Gruppo Laberinto”. Questa affiatata squadra, che perde e acquista componenti nel corso del tempo, canta per anni – tra feste dell’Unità, piazze e locali di periferia – la quotidianità della città di San Benedetto del Tronto.

Come racconta Domenico Caselli in una bellissima intervista rilasciata a Cronache Sudentrine, un mancato concerto di Alan Sorrenti nell’estate del 1974 permette al giovanissimo ed emergente gruppo di esibirsi sul palco dell’ex Arena Sirena e strappare consensi e applausi. Da lì in poi, per il “Gruppo Laberinto” iniziano ad aprirsi entusiasmanti porte. Tra i successi più importanti c’è, senza dubbio, “La Canzone del Rodi”, dedicata ai marinai morti nell’affondamento della motonave “Rodi”, le poesie in dialetto sambenedettese musicate dal gruppo come “Sove frechì”, “Rapagnà”, “Sammenedette care bille”, o quelle in dialetto napoletano riarrangiate come “Tammurriata nera” e “In Galera li panettieri. Insomma, al “Gruppo Laberinto” viene riconosciuto il merito di aver lasciato alla città di San Benedetto una parentesi bella e importante in anni frenetici e intensi.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Domenico Caselli
Fonte foto: Pagina Facebook “Gruppo Laberinto”

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