«La Samb prima di tutto». Ecco perché la Samb e i suoi tifosi saranno sempre grati a Palladini

L’allenatore sudentrino in più di una occasione ha dimostrato l’amore e la vicinanza ai colori sambenedettesi che ha sposato, in quanto quasi sempre presente nella buona e nella cattiva sorte…

«La Samb viene sempre prima di tutto», sono le parole dette, a caldo, qualche ora dopo le dimissioni, dolorose, per lui e per i tifosi che lo hanno sempre osannato come condottiero. In fondo vedere Ottavio Palladini sbracciarsi sulla panchina guidando gli undici rossoblù in campo era come vedere l’estensione di ogni tifoso in panchina: la stessa sofferenza, gli stessi sentimenti e la stessa gioia.

IL PRECEDENTE – Non è la prima volta che il tecnico rassegna le proprie dimissioni: nel 2010/2011, in Serie D, lasciò dopo tre giornate. Società ben diversa, all’epoca, giocatori diversi e sentimenti diversi, si dimise per il bene della squadra, quello resta anche oggi. Quel “bene” che Ottavio ha voluto a costo della propria carriera, anche se poi non sapremo mai come effettivamente stanno le cose, ma tant’è. Molto di quello che ha vinto, in rossoblù da allenatore, si è dissolto nel nulla per colpe non sue, ma non la promozione in Lega Pro conquistata lo scorso anno, dopo una cavalcata incredibile.

CHI CI È SEMPRE STATO – Quel momento resterà impresso nella memoria di tutti, più che per la vittoria del campionato di quarta serie, per l’esplosione di gioia di aver fatto qualcosa di grande con una società solida, come l’ha definita in molte occasioni Palladini, non in ultimo nell’intervista che ha ci rilasciato nelle ultime ore (qui le sue dichiarazioni): «La priorità è la Samb che ora può vantare una società solida e questa e già una cosa molto importante». Tanti rimpianti per la sfortuna e per un dicembre orribile. Una carriera, chiusa quella da giocatore, nata tra i colori di casa che, dopo l’ultimo fallimento e il coinvolgimento di NoiSamb, ha portato il tecnico a guidare le giovanili di casa insieme ai colleghi Zazzetta e Ogliari per la rinascita fin dalle fondamenta.

Domenico Del Zompo

Commenti