Oscar Piergallini è entrato nella famiglia dell’HC Monteprandone ormai cinque anni fa e ricopre l’importante ruolo di preparatore atletico: «Sono arrivato alla Pallamano Monteprandone tramite amici che ci hanno messo in contatto e ho voluto dare una mano a questa realtà che da oltre 20 anni opera nel nostro territorio. In passato avevo avuto esperienze nella pallavolo (A1 e A2), calcio con Ascoli, Livorno e Reggina, tennis e basket e mai nella pallamano.
Quando ho iniziato l’ho fatto in sordina e ora il nostro è un rapporto di stima e collaborazione. Da quando sono all’HC abbiamo ottenuto due promozioni ma la stagione che porto maggiormente nel cuore è quella di due anni fa quando riuscimmo a salvarci all’ultima giornata, un grandissimo risultato con una squadra molto giovane. Il merito di tutto questo è della società ma anche del tecnico Vultaggio che è un uomo di sport come ce ne sono rimasti ben pochi in questa epoca e non parlo solo del panorama della pallamano. E’ un appassionato e vive lo sport dalla mattina alla sera ed è un piacere condividere questa esperienza con lui. Posso tranquillamente dire che non sarei rimasto così tanto tempo nella pallamano senza di lui».
E’ tanto difficile preparare una squadra così giovane?
«Posso dire che è molto complicato e nel corso degli anni la situazione è peggiorata a livello scolastico anche perché non ci sono più le strutture. Mi ritrovo ragazzini senza un bagaglio coordinativo e motorio e se non si hanno queste basi poi è difficile passare allo step successivo. Sono, infatti, aumentati gli infortuni ma anche ritardi nell’accrescimento. Una società come la nostra fa un lavoro immane. Quest’anno sono arrivati ragazzi giovani che non hanno mai fatto un campionato come la Silver e che non hanno uno storico di lavoro in palestra.
Ci vorrà tanta pazienza nel farli crescere e non possiamo pretendere tutto e subito altrimenti rischiamo di fare danni. Sappiamo che pagheremo dazio almeno all’inizio ma preferisco avere squadre con giovani motivati che hanno il fuoco dentro piuttosto che gente esperta che pensa solo ai soldi. Reputo molto gratificante quando un giovane che tu hai cresciuto nel corso degli anni va in squadre importanti e ti ringrazia. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tanto. Mi piacerebbe avere il palazzetto pieno con tante famiglie che magari portano i loro figli a vedere questo sport e che possono anche appassionarsi e decidere di praticarlo».
Fonte foto: HC Monteprandone