Fi.Fa. Security URSBT, Laurenzi: «Questi ragazzi hanno fatto la storia»

«Sono contento per questa vittoria, il merito del successo va attribuito ai ragazzi che hanno fatto davvero un grande lavoro, complimenti a loro. È stato un anno difficile ma ora raccogliamo un po’ di soddisfazioni. Un percorso come quello che abbiamo fatto ci permette di acquisire un bagaglio di esperienza che ci potrà essere di grande aiuto per il futuro».

La soddisfazione di Alessandro Laurenzi è palese e forse si mischia anche ad un po’ di commozione nel commentare la stagione 2022/23 della Fi.Fa. Security URSBT, che oltre a raggiungere la salvezza nel campionato di Serie B si è tolta la soddisfazione di conquistare la Coppa Marche nella sfida che l’ha vista di fronte al Rugby Jesi al campo Nelson Mandela di San Benedetto.

«Quello che si conclude è un anno davvero impegnativo, che ci ha visti applicarci con tutte le nostre forze per raggiungere l’obiettivo. Alla fine, da neopromossa, possiamo dire di aver ben figurato – dice il coach, tirando un bilancio su una stagione che non è stata sempre agevole –. Abbiamo avuto dei momenti difficili ma con un po’ di attenzione siamo riusciti a “portare a casa” la stagione. Ci siamo adattati ad un campionato difficile come quello della Serie B: il gap rispetto alla Serie C è davvero molto grande, ci sono delle formazioni davvero ben attrezzate sotto tutti gli aspetti».

Una soddisfazione ancora più grande per chi, come coach Laurenzi, è stato sempre protagonista in questi anni di crescita dell’Unione Rugby San Benedetto. Ma ora, testa subito alla programmazione:

«L’altro giorno ricordavamo che siamo la prima squadra che, dopo aver centrato la promozione in Serie B, riusciamo a mantenere la categoria: per questo, questi ragazzi possono dire di aver fatto in qualche modo la storia del rugby sambenedettese. Per me è una soddisfazione grandissima ma lo è anche per tutta la squadra, il mio staff, la dirigenza. Per pensare al futuro non è mai troppo presto. Ora ci godiamo questa vittoria, ma da subito la dirigenza avrà carta bianca per sapere cosa vogliamo fare e come lo vogliamo fare».

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