Fi.Fa. Security UR SBT, coach Laurenzi: «Bella vittoria contro Livorno ma ora non sediamoci»

La Fi.Fa Security Unione Rugby San Benedetto ha festeggiato la prima vittoria nel campionato di Serie B battendo 44-19, al Mandela, la Lundax Lions Amaranto di Livorno. Un successo importante in quanto permette di allontanarsi dall’ultimo posto, attualmente occupato da Imola, prossimo avversario. «Una bella partita, – esordisce un soddisfatto coach Alessandro Laurenzigiocata con un buon livello di attenzione, con meno paure e con la voglia di fare bene. Potevamo forse fare meglio in alcuni aspetti però la squadra si è comportata bene e sono contento. Speriamo di dare continuità con la prossima, sempre in casa, contro Imola».

Si sono visti miglioramenti rispetto alla gara persa a Modena.
«Sì, rispetto a quanto era accaduto a Modena, con Livorno siamo migliorati molto nelle touche ma questo è figlio di un grande impegno che tutti hanno avuto durante la settimana negli allenamenti. Quando le cose vanno bene non è sicuramente merito di un singolo ma uno staff e mi piace citare e ringraziare Bernard Luzi, Andrea Iacoponi e Massimo Alfonsetti che hanno svolto un ottimo lavoro».

«La cosa più importante ora – continua il coach rossoblù – è non sedersi sugli allori perché la cosa più difficile nello sport è dare continuità al lavoro e l’atteggiamento mentale dell’essere umano che ancora non è strutturato è dire di avere la vita un po’ più facile ma in realtà non è così. Le partite bisogna prepararle bene in settimana e vincerle sul campo la domenica perché gli avversari non ti regalano nulla».

Le prossime due gare affronterete Imola, ultima, e Siena che vi sopravanza di un punto. Un occasione per sistemare la classifica.
«Sì è vero ma io mi accontenterei di vincere anche con poco scarto che ci permetta di continuare questo trend positivo. Se non accadrà nulla di particolare penso che potremo fare una buona gara anche contro Imola. Dovremo utilizzare questi giorni che ci separano a domenica per lavorare affinché questo avvenga».

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