Fi.Fa. Security Unione Rugby, Laurenzi: «Buona condizione fisica e bel gioco ci permetteranno di ben figurare»

L’esordio nel campionato di Serie B per la Fi.Fa Security Unione Rugby San Benedetto è ancora lontano nel tempo. Il tecnico Alessandro Laurenzi ci spiega il lavoro che la squadra sta facendo in questo periodo: «Manca ancora un mese all’inizio del campionatoattacca il coache stiamo cercando di raggruppare tutte forze. Noi abbiamo ragazzi che lavorano durante la stagione estiva e il prolungarsi del bel tempo fa sì che alcuni di loro siano ancora impegnati. Tuttavia, stiamo facendo un lavoro di ricostituzione fisica e compensazione ginnica in modo da poterci approcciare bene alle prime amichevoli. Giocheremo il 18 settembre ad Avezzano contro una squadra di Serie A e una settimana dopo in casa contro Fano.

Tutto questo ci permetterà di farci trovare pronti il 9 ottobre dove esordiremo in campionato, in casa, contro il Bologna che ambisce alla promozione in Serie A e che ha speso circa 220 mila euro per la costruzione della squadra di Serie B. Questi sono importi e budget abbastanza elevati. Noi ci stiamo difendendo con le nostre risorse perché è giusto che questo gruppo si sia meritato l’opportunità di giocare un campionato di Serie B. È un gruppo valido che secondo me può ambire a disputare un campionato che con un po’ di fortuna potrebbe vederci salvare tranquillamente e magari toglierci qualche soddisfazione. Il prossimo anno, poi, valuteremo se fare acquisti per un ulteriore salto di qualità».

Coach Laurenzi dà uno sguardo al raggruppamento B: «Ci sono squadre molto impegnative in questo girone; voglio citare oltre al Bologna, anche Viadana e Firenze, Livorno che hanno anche tradizione oltre a organici importanti. Nelle Marche abbiamo Jesi che rappresenta un altro punto di riferimento per il rugby regionale. Sicuramente questo non è un girone facile ma non partiamo battuti. La differenza la farà il budget perché non ci sono molti giocatori in giro di un livello medio e molte formazioni si affideranno ad argentini che verranno naturalizzati. È una scelta che viene indotta anche dalla federazione che non impone di dover schierare atleti provenienti dalle giovanili e allora le società preferiscono ingaggiare giocatori già fatti».

Laurenzi indica la ricetta per poter far bene: «Quello che dobbiamo fare noi è stare bene fisicamente. Affrontare le squadre a viso aperto e avere un’idea di gioco quasi come quella che abbiamo sviluppato lo scorso anno sperando che non ci siano infortuni perché le stagioni fortunate passano anche da questo».

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