Fedeli e il terremoto: «Sembrava una guerra. Ad agosto morti due dipendenti». Chiusi due supermercati

Il terremoto ha colpito duramente i territori più cari al presidente della Samb, originario di Cascia. Danneggiato lievemente il Grand Hotel Elite dove Pezzotti e compagni hanno svolto la preparazione…

Le immagini della devastazione provocata dal terremoto che ha colpito il Centro Italia sono sotto gli occhi di tutti. La paura per le scosse che si sono susseguite in questi ultimi mesi è ancora tanta, considerato anche che molti sfollati marchigiani sono stati ospitati negli alberghi della Riviera delle Palme. Un dramma che ha colpito, emotivamente e non solo, anche il presidente della Samb Franco Fedeli. Il numero uno del club rossoblù è originario di Cascia, uno dei luoghi colpiti maggiormente dai sismi che si sono succeduti tra il 30 ottobre (magnitudo 6.5) ed i primi giorni di novembre.

I DANNI – Nella città natale e più in generale nell'Umbria la catena Elite di Fedeli è presente con diversi supermercati ed un Grand Hotel, struttura dove la Samb ha anche svolto parte della preparazione atletica estiva. La struttura è stata danneggiata dalle ultime scosse di terremoto; a confermarlo è lo stesso Fedeli che poi rimarca: «I nostri supermercati di Cascia e Norcia sono rimasti chiusi. Nelle prime ore sembrava quasi di assistere ad una guerra». Ancora presto per fare una prima stima dei danni provocati dal terremoto.

QUALE FUTURO? – Dramma che ha coinvolto il presidente della Samb anche in prima persona, sebbene le ultime scosse non abbiano provocato dei morti: «Il terremoto di agosto (quello che ha raso al suolo i Comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata) è costato la vita a due miei dipendenti». Anche per un tipo determinato come Franco Fedeli sembra difficile immaginare un futuro in quei luoghi, i suoi luoghi: «Ho paura che il commercio ed il lavoro possano morire».

Redazione

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