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Comunicazione, mercato, obiettivi: Samb, adesso serve chiarezza

Secondo anno tra i professionisti, sei punti di distanza (potenzialmente tre) dalla Serie B, una serie positiva di sette partite e un entusiasmo crescente da parte della piazza. Non servirebbe altro per iniziare al meglio il 2018, invece la Samb si sta facendo del male da sola. Le dichiarazioni di Andrea Fedeli (QUI le sue bordate) nei confronti di mister Capuano e del d.s. Panfili sono fortissime e rischiano di avere strascichi pesanti, non solo nelle prossime ore. Perché le parole dell’a.d. sono le parole della proprietà, le parole di Franco Fedeli. Parole che in un momento come questo potevano essere risparmiate. Pur trattandosi di due situazioni differenti non può non tornare in mente l’autunno-inverno di un anno fa, quando sulla graticola finirono il direttore sportivo Sandro Federico e l’allenatore Ottavio Palladini. Sappiamo tutti come andò a finire e nessuno (tifosi di certo, e ci auguriamo anche i diretti interessati) spera che si vada a percorrere la stessa strada anche con Panfili e Capuano. Perché troppe cose sono cambiate rispetto al 2016/17. Quest’anno la Samb ha dimostrato più volte di avere le carte in regola per puntare a quel sogno chiamato Serie B: squadra competitiva (anche se con qualche evidente lacuna), guida tecnica adeguata, società solida e sostegno trascinante della piazza. Gli ingredienti per il successo ci sono tutti e, soprattutto, quest’anno non ci sono più corazzate come Parma e Venezia che possano fare un campionato a sé: il Padova, con i suoi limiti, lo ha già dimostrato. Stesso Padova che però si sta già muovendo in maniera pesante sul mercato, perché quando ti trovi nelle prime posizioni della classifica e hai la possibilità di restarci non vuoi fare nulla per far passare il treno giusto. In questa situazione, però, la Samb ha dimostrato di dover ancora crescere sotto alcuni aspetti. Ad esempio nella comunicazione: se Andrea Fedeli voleva sfogarsi con i suoi collaboratori, avrebbe potuto aspettare qualche ora e farlo direttamente nel summit di mercato in programma per oggi: può essere stato saggio un attacco frontale nei confronti allenatore e d.s. come quello sferrato dall’a.d.? L’effetto più visibile, ad ora, è stato quello di agitare e preoccupare una piazza che teme possa rompersi il giocattolo proprio nel momento in cui questo cominciava a funzionare. Ecco perché dalla giornata di oggi, o almeno dalle prossime ore, è lecito aspettarsi una cosa da tutta (ma proprio tutta!) la Samb: chiarezza. Chiarezza in termini di comunicazione, che non si fa solo attraverso comunicati in cui si smentiscono presunte trattative (immaginate cosa potrebbe succedere in Serie A). Ma chiarezza anche in termini di calciomercato e obiettivi, perché è evidente che dirigenza e staff tecnico negli ultimi giorni hanno parlato due lingue diverse, come evidenziato anche dallo stesso Andrea Fedeli.

Daniele Bollettini

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