Beni: «Ottobre un mese-verità. Alla Samb tutti gli ingredienti per fare bene»

Impossibile non legare il nome Beni alla Samb, da Paolo (storico capitano) al figlio Roberto, cresciuto all’ombra del Ballarìn e del Riviera poi, sulla panchina rossoblù si è seduto come vice di Davide Ballardini nella stagione 2004/2005.

Ospite negli studi di VeraTv ha parlato del momento della Samb, commentando l’arrivo di Paolo Montero alla guida del club:


«Spero che la Samb possa essere protagonista in questo girone: esprime bel calcio e potrebbe essere tranquillamente 2′ o 3′ anche perchè manca qualche punto… A Fermo meritava qualcosa in più, mentre a Ravenna il risultato è giusto per quanto visto in campo. Ottobre sarà un mese-verità, anche se il campionato si deciderà alla fine secondo me. La cosa fondamentale è restare agganciati alle prime posizioni. A San Benedetto c’è tanto entusiasmo e secondo me la società ha scelto un allenatore giusto per la piazza perchè Montero è meticoloso nella preparazione degli allenamenti e delle partite. Per come guida la squadra assomiglia molto a mister Ballardini perchè è scrupoloso, amante della tattica e vuole che in campo si giochi a calcio. Caratterialmente li vedo diversi in panchina perchè Davide (Ballardini, ndr) manteneva molto la calma. I prossimi incontri? La Samb affronterà squadre forti che restituiranno l’effettivo valore della rosa. L’ambiente, la società, la tifoseria… Io credo che gli ingredienti ci siano tutti per fare bene».


Avendo svolto lo stesso master che sta frequentando Paolo Montero, Beni, spiega quali possono essere i risvolti e le criticità di un allenatore assente nei primi giorni di allenamento:

«Il primo giorno di allenamento della settimana serve sempre per analizzare errori e partita, da lì si riparte per prepararsi in vista del proseguo. Il corso è molto impegnativo. Sicuramente l’assenza del tecnico non è uno svantaggio, ma non è sicuramente neanche un vantaggio. È una serie di lezioni importanti perchè danno la possibilità di seguire sedute di tecnici di Serie A e B validi, che il CONI ritiene validi».

Sul suo futuro, reduce dall’esperienza nelle giovanili della Salernitana, spera «che arrivi una chiamata, ma nel frattempo continuo a studiare, aggiornarmi e guardare allenamenti e partite».

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