Il Riviera torna a godere grazie a Mancuso: Samb-Fano 1-0

SAMB – FANO
MARCATORI:
39’st Mancuso.

Le formazioni:
SAMB (4-3-3): Frison; Di Filippo, Radi, Ferrario, Pezzotti; Lulli, Berardocco [30’st Fioretti], Sabatino; Mancuso, Sorrentino [40’st Crescenzo], Di Massimo [13’st Tortolano]. A disposizione: Pegorin, Crescenzo, DouaBi, Candellori, Tavanti, Mattia, Vallocchia, Mori, Damonte. Allenatore: Ottavio Palladini.
FANO (4-3-1-2): Menegatti; Tanio, Ferrani, Zullo, Lanini [30’st Cazzola];  Schiavini [13’st Torta], Bellomo, Gualdi; Borrelli; Masini [22’st Gucci], Cocuzza. A disposizione: Andreacci, Sassaroli, Favo, Di Nicola, Zigrossi, Zupo, , Capriotti, Igretolli, Camilloni. Allenatore: Giovanni Cusatis.
ARBITRO: Alessandro Chindemi di Viterbo (Saccenti di Modena – Cavallina di Parma).
AMMONITI: 24’pt Tanio,41’st Lulli, 46’st Cazzola
ANGOLI: 5-6.
RECUPERI: 1’- 4’
NOTE: Giornata soleggiata con un leggero vento fresco, 25° circa. Il manto erboso si presenta in discrete condizioni. Samb in campo con l’abituale divisa rossoblù, Fano in completo bianco.

Dopo cinque mesi di astinenza tornano i tre punti al Sambodromo. Bella prestazione dei rossoblù che chiudono all’angolo il Fano e trovano il gol vittoria in chiusura di gara…

Aveva assicurato che non ci sarebbero stati cambi, nella formazione, così è: l’unica novità nell’undici di Palladini è il rientro di capitan Pezzotti, sulla fascia difensiva sinistra. Cusatis lascia in panca Gucci, reduce dall’eccezionale prestazione di martedì. Davanti, alle spalle del duo Masini-Cocuzza, agisce Borrelli, col numero 10 e la fascia da capitano.

Le fasi iniziali di gioco vedono molto equilibrio in campo e la prima conclusione rossoblù è di Pezzotti, dopo sette minuti, che si spegne sul fondo. Dà seguito Di Massimo con una personale partita dalla trequarti, la conclusione dal limite è rimpallata da un avversario. Il modulo fanese è camaleontico, adeguato alle diverse sfaccettature della gara: la duttilità di Borrelli permette di variare passando dalla coppia Masini-Cocuzza, al tridente Borrelli, Cocuzza, Masini, costringendo la retroguardia rossoblù ad allargarsi per coprire il più ampio raggio di fuoco. Le squadre rispondono colpo su colpo facendo scorrere via il match in maniera molto piacevole con il gioco della Samb molto lineare, mirato principalmente a non correre rischi in difesa per poi tentare di cogliere l’avversario di sorpresa con qualche rapida ripartenza. Per non dare punti di riferimento Palladini inverte gli esterni offensivi con Mancuso ad agire sulla fascia sinistra e Di Massimo sulla destra. Nelle fasi finali del primo tempo cala bruscamente l’intensità del gioco e le azioni che prima strappavano applausi, ora sono trame di passaggi e lanci intercettati che incassano per lo più sbadigli fino al 43’ quando gli animi si scaldano. Resta a terra Cocuzza e non se ne accorge Sorrentino che, dalla trequarti, pesca bene Di Massimo tra le maglie della difesa, l’ex Avezzano si trova solo davanti a Menegatti, ma grazia gli avversari con un debole rasoterra respinto. Sorrentino corre a raccogliere la sfera, ma subisce la vendetta trasversale di Lanini che lo stende da tergo. Si accende un parapiglia che coinvolge anche i due allenatori. Finisce qui la prima frazione con la Samb che, se avesse trovato il vantaggio, non avrebbe rubato assolutamente nulla.

Nella ripresa i rossoblù attaccheranno sotto la Nord, ai tifosi il compito di aiutare la sfera ad entrare in porta.
Al 10’ Frison toglie le castagne dal fuoco quando Borrelli apre in area per Schiavini: il colpo di testa del centrocampista è lento, ma infido e il portiere va a togliere la sfera da sotto la traversa. Clamorosa occasione buttata al 13’ dalla Samb: Pezzotti taglia l’area ospite con un insidioso mancino, il cross è goloso, ma sfila davanti la faccia di Sorrentino, Sabatino e Mancuso per terminare fuori sotto gli occhi attoniti di Menegatti & co. La Samb fa e disfa che è un piacere, incorrendo spesso in errori in impostazione, dal canto suo il Fano si dimostra attendista, a tratti rinunciatario. Palladini coglie questa sfumatura e butta in campo Fioretti richiamando Berardocco: modulo che passa ad uno spudorato 4-2-4. La scelta premia i padroni di casa che, finalmente, riescono a trovare il vantaggio: al 39’ parte la sventagliata di Lulli dalla fascia sinistra, percorre tutta l’area e arriva sui piedi di Mancuso che batte Menegatti in uscita. Risultato messo in ghiaccio grazie al prolungato possesso rossoblù, al triplice fischio del direttore di gara esplode la gioia per i tre punti conquistati con sudore e fatica.

Commenti