Verso Pontedera-Samb, D’Alesio: «Serviranno coraggio e intensità. Sbaffo non ci sarà»

VERSO PONTEDERA-SAMB, PICCOLI POTREBBE GIOCARSI UNA MAGLIA DA TITOLARE

FILIPPO D’ALESIO (all. Samb): «Questo nuovo ambiente richiede intensità e attenzione. Poter vivere questa esperienza è stupendo e dover reggere il peso di questa responsabilità fa sentire vivi. La squadra mi ha dimostrato disponibilità massima e la società ci sta mettendo tutto a disposizione, dalle strutture allo staff, composto da persone molto simili al sottoscritto. Mi sono sentito da subito a casa. Ringrazio i giocatori che, dal primo momento, si sono dimostrati partecipi e vogliosi di apprendere i miei insegnamenti. Sbaffo? Il primo giorno di allenamento ha ricevuto un pestone che gli ha provocato una ferita, poi cucita con due punti: abbiamo scelto di non portarlo a Pontedera. Al momento, il mio focus è sulla partita di domani dove dovremo scendere in campo con un atteggiamento propositivo, coraggio, voglia di recuperare palla e di aiutarci tra di noi in campo. Ho trovato una squadra pronta, ma che può ancora migliorare. In fase di possesso palla, avendo trovato qualità individuali importanti, mi piace lasciare la giusta libertà di esprimirsi ai giocatori.

In fase offensiva? Prediligo giocare con una punta più strutturata con alle spalle un uomo a suo sostegno. Mi aspetto una partita intensa contro un Pontedere che si sta dimostrando squadra coraggiosa e vivace: sarà una partita di disordine e quindi dovremo essere bravi a risolvere questo tipo di situazioni, La formazione? Ho un paio di dubbi, ma l’idea di base c’è: chi parte dall’inizio e chi dalla panchina nutre la stessa fiducia. L’idea è quella di portare più giocatori possibili a ridosso dell’area avversaria. Ognuno deve dare tutto, perché per vincere serve collaborazione e ambizione collettiva. Abbiamo le armi per cercare di prenderci qualcosa di bello. Essere alla Samb è un privilegio e questo privilegio va protetto.

Tifosi? Li vedo come una grande onda: a loro non posso promettere risultati, ma un atteggiamento che rispecchia il calore di questa grande tifoseria. Questo atteggiamento non mancherà mai: da parte nostra ci sarà sempre voglia di tenere il fuoco acceso. Dopo otto sconfitte è normale vedere tutto negativo sotto l’aspetto dell’umore, ma quando c’è la novità qualcosa si riaccende sempre. Dal punto di vista del modulo non amo focalizzarmi su una sola idea: ho trovato giocatori duttili e credo che per partire possa andar bene il 3-5-2. Poi si vedrà. Zini è uno dei tre difensori e la spinta offensiva sulle fasce può arrivare da ragazzi come Vesprini e Marranzino a destra, Battista, Martins e Tosi a sinistra».

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