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Sonetti, mister B: «Che ricordi con Samb e Cosenza, sono due big»

Cosenza nel 1979/1980, Samb nel 1980/1983. Ma quando si parla di certi personaggi è sempre bene snocciolare i precedenti. «Ho vinto sia col Cosenza che con la Samb». Parole dette con orgoglio da un certo Nedo Sonetti. Il decano degli allenatori, tra i più “girovaghi”, esperti e vincenti d’Italia, ha guidato le squadre che mercoledì sera, al San Vito, si incroceranno per i “quarti di finale” dei playoff di Serie C. E Mister (in questo caso la “m” maiuscola è necessaria) Sonetti, con i due club, ha disegnato un percorso di vittorie netto e largo che lo hanno proiettato attraverso una carriera lunghissima portandolo, tra le altre, ad allenare Udinese, Lecce, Torino, Atalanta, Brescia, Cagliari, Palermo, Monza, Salernitana…

Il tecnico portò i silani in C1 nel campionato 1979/80. Non pago, nella stagione successiva, guidò la Samb verso il ritorno in Serie B che, nei due anni successivi, contribuì a mantenere.

«Con il Cosenza fu un’annata piena di sofferenza ma poi alla fine di grande gioia. – racconta Sonetti al Corriere Adriatico – Mi ricordo che dopo la promozione in C1, io e la squadra andammo a piedi da Cosenza a Paola. Un percorso di più di trenta chilometri, ma volemmo celebrare così quella meravigliosa vittoria che portò il Cosenza in C1. Dalla squadra calabrese portai a San Benedetto due giocatori come Bruno Ranieri e Walter Perrotta e con la Samb salimmo in Serie B. Quale delle due promozioni fu la più sofferta? Tutte le vittorie di campionato sono belle, ma sempre faticose. Quella ottenuta con la Samb provocò una profonda tristezza per la morte delle due ragazze per il tragico rogo del Ballarin nella partita promozione con il Matera. Perchè ho lasciato la Calabria? Non potevo dire di no ai dirigenti rossoblù. Delle due squadre mi porto dietro dei ricordi splendidi e quindi non posso dire per quale formazione parteggio. Il Cosenza e la Samb sono due ottime squadre che si daranno battaglia in tutte e due le partite. Le gare dei playoff sono sempre molto particolari. Bisogna vedere come ci si arriva a questa doppia sfida. Contano moltissimo le qualità mentali per cercare di prevalere sull’avversario. Di sicuro saranno una sfida piena di pathos perché si affronteranno due big della C».

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