In casa Samb siamo abituati a piangerci addosso per aver vissuto 30 anni costellati da periodiche disgrazie, con un record di ben 6 fallimenti, a partire dal primo “sventurato” (gioco di parole col cognome del presidente di allora…Venturato) del 1994 in Serie C1, per finire con quello tragicomico del 2023 (unico in Serie D): quattro sono stati seguiti da capitomboli in serie inferiori (1994, 2009, 2013, 2021), mentre in altri 2 casi (2006 a seguito dell’asta vinta dai Tormenti e 2023 con il titolo acquisito da Vittorio Massi con il suo Porto d’Ascoli) almeno fu mantenuta la categoria. Ma se andiamo ad analizzare i risultati sportivi conseguiti negli ultimi 16 anni a partire dal 2010 da negativo il record si trasforma magicamente in positivo, tanto da far invidia a club plurititolati.
È vero che le ripartenze da categorie dilettantistiche possono aver favorito campionati d’alta quota, ma la sequenzialità dei traguardi raggiunti è comunque notevole e da rimarcare, persino in ambito nazionale. Infatti, appunto nelle ultime 16 stagioni, non propriamente un numero trascurabile, in 14 la Samb o è stata promossa o ha ottenuto un piazzamento play off e solamente in 2 (2010/11 e 2022/23 entrambe in Serie D) si è anonimamente piazzata a metà classifica, di retrocessioni sul campo ovviamente manco a parlarne. E di quelle 14 annate 9 sono state timbrate con i play off (5 consecutivi in Serie C e 4 di Serie D, di cui uno anche vinto nel 2022), mentre nelle altre 5 si è brindato alla promozione (2 dall’Eccellenza e 3 dalla Serie D).
Artefice di ben 4 di queste 5 promozioni è stato Ottavio Palladini, che, nella prima, quella con patron Spina del 2009/10 in Eccellenza, dopo appena due partite gestite da un altro ex calciatore rossoblù Pasqualino Minuti e la pesante contestazione che fece seguito al rovescio casalingo contro il Piano San Lazzaro fece il grande salto dal campo alla panchina. Proprio la squadra anconetana poi si rivelò, almeno fino al raid esterno rossoblù al vecchio “Dorico” con rete di D’Angelo allo scadere, avversaria temibile, assieme nel girone d’andata alla sorprendente Urbania. Dopo un avvio di stagione incerto, con un’altra sciagurata sconfitta al Riviera contro la Cingolana, Ogliari e compagni trovarono il passo giusto e staccarono tutti con 15 punti di vantaggio.
Decisamente più sofferto fu il secondo campionato vinto da Palladini, stavolta in Serie D nel 2012/13, quando le abituali problematiche societarie afflissero tutto l’anno Pazzi e compagni, che solo all’ultima leggendaria giornata il 5 maggio a Recanati riuscirono, vincendo rocambolescamente per 2-1 all’ultimo respiro, a spuntarla al termine di un appassionante duello con un grande San Cesareo, calato nelle giornate finali. Sappiamo bene cosa successe poi in quella terribile estate con la mancata iscrizione in Lega Pro Seconda Divisione e con la promozione di fatto malignamente tramutata in retrocessione, ma ecco un anno dopo una nuova vittoria dell’Eccellenza, stavolta firmata in panchina da Andrea Mosconi, che con una vera e propria corazzata per la categoria capitanata da Tozzi Borsoi condusse quel campionato in testa dall’inizio alla fine.
La quarta promozione di questa striscia da guinness dei primati, terza di Palladini, arrivò con l’avvento di Fedeli nel 2015/16 nuovamente in Serie D, quando, subentrando a Beoni dopo 8 turni, non perse mai fino a tagliare il traguardo nel tripudio casalingo il 10 aprile, sconfiggendo 2-1 la Jesina (ovviamente ininfluente fu la sua unica sconfitta nell’ultimo match al Riviera contro il Chieti). E infine, eccola, la straordinaria annata appena conclusa con il ritorno in Serie C condotto, come nel 2012/13, da Palladini per tutta la stagione, e concretizzato con lo stesso punteggio, con cui erano maturate le altre due promozioni dalla Serie D del buon Ottavio: 2-1, stavolta il 13 aprile nello scontro diretto a Teramo. Insomma, che dire? Se non che, alla luce di quanto appena ricordato, appaiono sacrosanti i due riconoscimenti recentemente consegnati a mister Palladini: “panchina d’oro 2025” dall’Associazione Italiana Allenatori e “alla carriera da allenatore” appunto per le 4 promozioni qui menzionate da parte della Lega Nazionale Dilettanti. E poi chissà che magari questa sequenza record di promozioni/play off non sia destinata a prolungarsi, sognare a inizio estate si può.
Alessio Perotti
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